«Abbiamo cercato di agevolare chi già è costretto alla pigione»

Lunedì 22 Settembre 2014
«Siamo riusciti ad intervenire sulla Tasi- dice l'assessore comunale al Bilancio, Stefano Grigoletto - grazie ai tagli operati sulle spese del Comune. Per quanti hanno una rendita catastale che va da 0 a 600 euro, ad esempio, è stato possibile azzerare l'imposta. Non è una faccenda per pochi: ne beneficeranno 11.440 alloggi, circa 28.000 persone». Un'agevolazione è prevista anche per quanti hanno una rendita catastale nella fascia tra i 601 euro ed i 1300. Potranno infatti detrarre 50 euro per ogni figlio a carico.
Per quanto riguarda invece l'Imu seconda casa, l'aliquota è fissata al 10,4 per mille (fino all'anno scorso era al 10,2 per mille). «Anche in questo caso - conclude l'assessore - abbiamo previsto esenzioni. I residenti all'estero che hanno casa in città pagheranno il 4,6 per mille, per chi affitta a canone concordato l'aliquota sarà dell'8,2 per mille, mentre agli alloggi di proprietà dell'Ater applicheremo il 5,8 per mille».
«Il Comune di Padova ha deciso che per le seconde case l'Imu (aumentata dello 0,2 per mille) può bastare: l'aliquota deliberata per gli immobili diversi dall'abitazione principale è quindi "zero". Va da sè, evidentemente, che anche chi ha affittato l'alloggio (che per il proprietario è abitazione seconda) non sia tenuto a sborsare alcuna Tasi». Una sola l'eccezione in città: un condominio di proprietà Ater, dove insistono proprietà e competenze millesimali diverse.

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