Separazioni con "negoziato" Numero chiuso per gli avvocati

Giovedì 24 Aprile 2014
ROMA - Quattro emergenze da affrontare subito per «bonificare il campo»: carceri, civile, personale, mafia. Una riforma organica della giustizia a giugno con l'idea di armonizzare l'ordinamento delle magistrature e introdurre un sistema disciplinare unitario. Il sistema per eleggere il Csm da revisionare. È il programma che il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha illustrato in commissione al Senato.
A giorni invece arriverà un ddl che inasprisce le pene per l'associazione mafiosa, introduce il reato di autoriciclaggio e mette in campo strumenti più incisivi per il riutilizzo dei beni confiscati oltre ad un decreto per affrontare l'arretrato civile, che mira a favorire il ricorso alla via stragiudiziale per risolvere le controversie, attraverso procedure arbitrali e la negoziazione assistita da un avvocato. Un iter mutuato dall'esperienza francese utile «per separazioni e divorzi consensuali, prevedendo che l'accordo dei coniugi assistiti dagli avvocati superi la necessità dell'intervento del giudice, tranne i casi di presenza di figli minori o portatori di grave handicap», annuncia il ministro, segnalando una novità di non poco conto per tante coppie. Carenza di personale nella polizia penitenziaria e tra gli amministrativi, con 7.984 posti scoperti: concorsi e mobilità da altri comparti della p.a. (es. la Difesa) le soluzioni allo studio. Infine, gli avvocati: il ministro proporrà un numero programmato «come soluzione strutturale all'abnorme domanda di accesso: il rapporto avvocati/abitanti è molto più elevato degli altri Paesi europei, da noi sono 349,6 ogni 100 abitanti contro 79,6 in Francia e 190,4 in Germania».