CITTÀ DEL VATICANO - «Dietro ogni male della nostra società c'è il denaro o, almeno, c'è anche il denaro». Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, lo ha sottolineato, ieri, nell'omelia durante la celebrazione della Passione del Signore, nella basilica di San Pietro in Vaticano, al cui rito presenzia Papa Francesco. Si chiede infatti padre Cantalamessa: «Cosa c'è dietro il commercio della droga che distrugge tante vite umane, dietro lo sfruttamento della prostituzione, il fenomeno delle varie mafie, la corruzione politica, la fabbricazione e il commercio delle armi e perfino la vendita di organi umani tolti ai bambini? E la crisi finanziaria che il mondo ha attraversato e che questo Paese sta ancora attraversando, non è dovuta in buona parte alla esecranda bramosia di denaro da parte di alcuni pochi?». Ricordando che Giuda, secondo quanto riportano i Vangeli, tradì per 30 monete d'argento e che nel corso della storia e anche della letteratura vi sono state poi ricostruzioni che ipotizzavano altre motivazioni, ideali o politiche, padre Cantalamessa sottolinea: «Il motivo del tradimento di Giuda è molto più terra-terra: il denaro». E si chiede: «Perché meravigliarsi di questa spiegazione e trovarla troppo banale? Non è stato forse quasi sempre così nella Storia e non è ancora oggi così? Il denaro non è uno dei tanti idoli ma è l'idolo per antonomasia e si capisce il perché».
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