Sblocca Italia e giustizia riforme con "fiducia"

Venerdì 24 Ottobre 2014
ROMA - Con il voto sulla giustizia civile, al Senato, Renzi ha incassato la 26. fiducia e poi, ieri sera, alla Camera, sullo Sblocca Italia, la fiducia numero 27. Le prime due fiducie, quelle programmatiche, il governo Renzi le aveva ottenute il 25 febbraio.
Il provvedimento che dovrebbe fare riprendere l'economia, sarà al voto dell'aula di Montecitorio giovedì prossimo. I tempi per il passaggio al Senato restano quindi strettissimi, vista la scadenza del provvedimento fissata il 12 novembre. I tecnici del ministero delle Finanze e quelli del Parlamento hanno posto le loro condizioni, bocciando o imponendo la riscrittura di ben una cinquantina di norme introdotte dall'Ambiente, in molti casi prive della necessaria copertura finanziaria. La più eclatante è quella dell'Iva al 4% sulle ristrutturazioni edilizie, un'aliquota agevolata rispetto all'attuale 10% che sarebbe stata compensata dallo speculare rialzo dal 4% al 10% dell'aliquota sulle costruzioni.
Il governo ha portato a casa anche il sì di Palazzo Madama sulla riforma della giustizia civile. Divorzio facile, riduzione delle ferie dei magistrati (da 45 a 30), negoziazione assistita. Per il divorzio breve, riduzione da 3 a 1 anno del tempo di attesa per chiedere il divorzio dopo la separazione, si dovrà aspettare: il tema, che si era provato ad inserire nel decreto, resta relegato, complice il no di Ncd, nel disegno di legge dl fermo in commissione.

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