ROMA - «Venendo da altre realtà rimasi sorpreso nel vedere che loro della

Giovedì 2 Aprile 2015
ROMA - «Venendo da altre realtà rimasi sorpreso nel vedere che loro della Cpl dialogavano con ministri, politici e Amministratori a tutti i livelli». Dei «contatti» della politica con la cooperativa 'rossa' Cpl Concordia parla, il 28 giugno 2014, sentito dagli inquirenti a «sommarie informazioni», Diego Solari. Si tratta dell'indagine su presunte corruzioni nel Comune di Ischia che ha portato all'arresto del sindaco Giuseppe "Giosi" Ferrandino.
Solari venne assunto dalla Cpl nell'agosto 2005 e fu designato come responsabile commerciale prima a Roma e poi in Campania. Fu lui a presentare alla cooperativa Francesco Simone, definito dai magistrati «l'uomo-chiave» dell'inchiesta sulle tangenti per la metanizzazione di Ischia. «Fui io a presentarlo alla Cpl dove si occupa, come consulente esterno, di rapporti istituzionali», dichiara Solari.
«Immediatamente si stabilì un feeling e un rapporto strettissimo tra Simone e Casari (l'ex presidente di Cpl, ndr.) dal quale in qualche modo rimasi fuori. Lo presentai io a Casari quando la Cpl voleva affermarsi in Tunisia e immediatamente Casari e Simone 'si innamorarono'; successivamente Simone fece aprire alla Cooperativa un ufficio a Roma che, all'inizio, io e Simone dividevamo, ma poi i rapporti si incrinarono; io chiamavo Simone il 'Tom Tom' dal momento che arrivava ovunque».
Il teste, dopo aver detto di non essere a conoscenza di operazioni contabili effettuate da Simone in Tunisia finalizzate a creare fondi neri, spiega agli inquirenti che, pur essendo lui il responsabile dell'ufficio di Roma, «Simone era diventato incontrollabile e mi faceva trovare gente in ufficio che neppure sapevo: Simone è un uomo di relazione e stabilì un rapporto diretto con il Casari che mi vedeva sistematicamente bypassato; per questa ragione ho 'gettato la spugna' e me ne sono andato».
Parlando sempre del responsabile per i rapporti istituzionali di Cpl, Solari afferma che «nasce 'socialista' come segretario di Bobo Craxi, che fu una delle prime persone che mi fece conoscere, e all'inizio Simone si spese questa sua conoscenza per introdurre la Cpl in Tunisia». Aveva una rete di relazioni molto ampia e, di sicuro, «da quando Simone è diventato consulente di Cpl lo spettro dei rapporti istituzionali si è molto ampliato ed allargato». Del resto, aggiunge, «la Cpl era ed è una realtà commerciale molto radicata anche politicamente, soprattutto in un certo contesto; al riguardo, venendo da altre realtà - conclude il testimone - rimasi sorpreso nel vedere che loro della Cooperativa dialogavano con ministri, politici e amministratori a tutti i livelli».
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