La movida di "Zebbra" e i misteri dei complici

Mercoledì 28 Gennaio 2015
La movida di "Zebbra" e i misteri dei complici
Il nome di Massimo Silvestrin è legato a doppio filo con quello dello "Zebbra", uno dei locali più noti e frequentati della Bassa Padovana. Il pub, che sorge in una zona di campagna a poca distanza dal centro di Este, è da anni uno dei punti di riferimento della zona compresa fra Padova e Rovigo per gli amanti della buona musica.
Il gestore, infatti, è da sempre molto attivo nel campo musicale e non c'è gruppo emergente del Nordest che non sia passato dal palco del pub atestino. E quando le chitarre tacevano arrivava il maxischermo «sportivo» ad attirare gli amanti del calcio. Ma qualche ombra sulla gestione economica viene gettata sullo Zebbra proprio dai musicisti. Secondo alcuni dei componenti delle band che si erano esibite nel locale, infatti, non sempre il titolare avrebbe assicurato il pagamento pattuito.
Se dai clienti il quarantenne è descritto come una persona solare e sorridente, qualche musicista ricorda come organizzare concerti e serate con lui fosse a volte molto complicato a causa di alcuni atteggiamenti molto duri. «So che qualche gruppo aveva avuto dei problemi con lui - rivela un chitarrista che ha spesso collaborato con la birreria - mi hanno raccontato altri musicisti che al momento di pagare a volte faceva storie e lasciava debiti. È una persona molto particolare, sempre distaccato nelle trattative per organizzare le serate e dal carattere non facile». Altri giovani componenti di gruppi che hanno suonato al pub di Este sottolineano come i rapporti con il proprietario fossero spesso limitati ai saluti al momento dell'arrivo in sala. Ma nessuno sospettava certo che Silvestrin potesse arrivare a escogitare un rapimento.
Il barista era molto attivo anche su Facebook, ma i suoi interventi sulle pagine dello Zebbra e sul suo profilo personale si concludono domenica scorsa. Poi più nulla. Ieri la sbarra d'accesso alla vecchia casa colonica che ospita la birreria è rimasta chiusa. I carabinieri hanno perquisito il locale che però al momento non risulta sotto sequestro.
Tanto Silvestrin è conosciuto e al centro della "movida", quanto poco noti e schivi sono i suoi due presunti complici, entrambi di orgini polesane: I contatti lei li aveva avuti - avrebbe detto agli inquirenti - solamente con «Zebbra», ossia Silvestrin.
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