Il Cav saluta gli anziani e promette: «Tornerò come volontario»

Sabato 7 Marzo 2015
Ha portato i cioccolatini ai pazienti, ha stretto mani e dopo un giro di saluti è uscito per l'ultima volta dai cancelli della Sacra Famiglia. Da dieci mesi, una volta alla settimana, per quattro ore ogni venerdì Silvio Berlusconi indossa il camice bianco e assiste i malati di Alzheimer: li intrattiene al pianoforte, partecipa alle attività riabilitative, aiuta all'ora dei pasti. «Si è comportato bene», dice il direttore Paolo Pigni. Il suo anno di affido ai servizi sociali per la condanna Mediaset - ridotto a dieci mesi per buona condotta - è filato via liscio, ma sarà la stanchezza per la lunga giornata o forse lo stress, e l'ex premier cede proprio sul finale: «Mi sento riabilitato? No. Non si finisce mai», si lascia scappare uscendo dall'Uepe per la valutazione conclusiva degli assistenti sociali. Tocca a loro consegnare la relazione in base alla quale il Tribunale di Sorveglianza decreterà estinta la pena. E negare l'efficacia del percorso rieducativo potrebbe essere un punto a suo sfavore.
La dichiarazione ufficiale di Berlusconi, invece, è di tutt'altro tenore. «L'incontro con la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, il tempo passato con i malati, con i volontari, con gli operatori sanitari e sociali è stata un'esperienza toccante e ha rappresentato una pausa di serenità. Per questo intendo continuare questa esperienza e questo impegno», afferma il fondatore di Forza Italia. Pigni però è dubbioso: «Tornerà? Sono tanti i politici che fanno un giro qui. Vorrà dire che se viene gli faremo visitare la struttura, dato che ne ha vista solo una piccola parte». Il congedo con l'ex Cavaliere è stato rapido e cordiale: «Ci siamo lasciati con una stretta di mano. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, siamo un'istituzione che sa affrontare le cose che ci vengono chieste, anche quelle difficili». Tra due mesi i giudici della Sorveglianza stabiliranno se l'affidamento è stato proficuo e il comportamento di Berlusconi senza macchia. Una decisione su cui si allunga l'ombra dell'inchiesta Ruby ter: per fine aprile i pm puntano a chiudere le indagini e con un'accusa di corruzione in atti giudiziari l'estinzione della pena è a rischio. Per Berlusconi significherebbe un anno ai domiciliari.
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