Forza Italia silura Berlato e punta sull'esercito di Furlan

Giovedì 17 Aprile 2014
Effetto Dudù? Che abbia vinto la svolta animalista di Forza Italia e del Cavaliere o che, piuttosto, si siano imposti due big azzurri del calibro di Giancarlo Galan e Lia Sartori, il risultato è che il cacciatore Sergio Berlato è stato cacciato. L'europarlamentare vicentino, signore delle doppiette venete così come delle preferenze (oltre 58mila nel 2009), ieri ha scoperto di non essere più gradito al partito. Che, infatti, non l'ha ricandidato per la quarta volta a Bruxelles. Berlato non si è perso d'animo ed è tornato a casa: ex An, è stato inserito in lista da Fratelli d'Italia, terzo dopo Giorgia Meloni e Magdi Cristiano Allam.
La notizia dell'esclusione di Berlato dalle liste di Forza Italia l'ha data l'associazione "100% animalisti". Poi è stato lo stesso Berlato a commentare il "siluramento": «Nonostante quanto assicuratomi dallo stesso Silvio Berlusconi, apprendo di essere stato estromesso dalle liste di Forza Italia per due gravi “colpe”. La prima è che io sono un cacciatore, la seconda è perché ho osato denunciare il malaffare nella gestione degli affari pubblici in Veneto». Sta di fatto che, dopo il caso delle tessere di due anni fa e la denuncia alla Procura, Berlato si è trovato contro la coppia Galan-Sartori. Che ieri l'hanno spuntata. La lista di Forza Italia per le Europee nella circoscrizione Nordest ha una testa di lista di tre candidati: due uscenti, Elisabetta Gardini e Lia Sartori, più Simone Furlan, il trentasettenne padovano che l'anno scorso ha messo in piedi l'Esercito di Silvio e ha fatto breccia nel cuore di Berlusconi. In lista anche l'assessore regionale veneto Remo Sernagiotto, la deputata e coordinatrice azzurra del Friuli Venezia Giulia Sandra Savino, pure Mattia Malgara, il figlio di Giulio che si inventò la Chiari e Forti.
Sul fronte del Nuovo centrodestra, conta molto sul mondo degli agricoltori Clodovaldo Ruffato, il presidente del consiglio regionale del Veneto che si è messo in corsa per Bruxelles, secondo nella lista del Ncd dopo l'uscente Antonio Cancian, seguito dal giovane consigliere comunale veneziano Simone Venturini e dal consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia ed ex sindaco di Trieste Roberto Di Piazza. Per Scelta europea il capolista è Michele Boldrin. Tra i Verdi, dopo la capolista Syusy Blady, al secolo Maurizia Giusti, si ritrovano Marco Boato e Luana Zanella.
In tutto, contando le otto dell'altroieri, sono 15 le liste presentate nella circoscrizione Nordest (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna). Nella Lega l'ha spuntata Flavio Tosi che è riuscito a farsi candidare al secondo posto dopo Matteo Salvini, mentre il Pd ha come capolista la vicentina Alessandra Moretti. Tra le liste depositate ieri c'è anche il Movimento Bunga Bunga, con appena 4 candidati.
© riproduzione riservata