De Luca travolge Cozzolino in Campania,

Lunedì 2 Marzo 2015
Primarie del centrosinistra ieri in Campania e nella Marche con una buona affluenza di votanti in entrambe le regioni chiamate a scegliere il candidato presidente.
In Campania trionfa Vincenzo De Luca(Pd) sindaco decaduto di Salerno, con 73.596 voti batte Andrea Cozzolino, anche lui del Pd, che ha preso 63.606 preferenze. Diecimila voti in più, dunque, per il sindaco sceriffo che se la vedrà con il forzista Caldoro che tenta il bis. Il primo commento di De Luca: «È stata una sfida eroica, sarà una rivoluzione democratica. È stato un voto libero. Si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. Non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso. Da domani si apre una fase fatta di unità, concretezza dei programmi, rapporti con il territorio, di rilancio della regione».
L'affluenza ha sfondato quota 150.000 votanti. In particolare, i votanti per provincia sono stati circa 65.000 a Napoli, 50.000 a Salerno, 11.000 ad Avellino, 18.000 a Caserta e 12.000 a Benevento. Non è stato dunque raccolto l'appello su Facebook a disertare le urne dello scrittore Roberto Saviano che aveva detto: «Non andate a votare. Questo il mio consiglio. I candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio». Nel post, Saviano aveva allegato anche un video nel quale spiegava, nel particolare, le ragioni di questo appello. «Pacchetti di voti - aveva detto - sono pronti ad andare a uno o all'altro candidato in cambio di assessorati. In più saranno determinanti gli accordi con Cosentino. Le primarie avrebbero dovuto essere strumento di apertura e partecipazione, ma così non è stato (vedi il caso Liguria). Sino a quando non esisteranno leggi in grado di governarle, saranno solo scorciatoie per gruppi di potere. Non legittimiamole, non andate a votare», aveva concluso l'autore del bestseller Gomorra.
L'ex sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli, ha vinto le primarie del centrosinistra nelle Marche, battendo con il 52,53% dei consensi l'assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini, come lui del Pd, che si è attestato al 46,11%. Ceriscioli ha conquistato le province di Pesaro, Ascoli e Fermo, mentre Marcolini prevale nel Maceratese e ad Ancona. Oltre 40 mila elettori - il doppio delle previsioni della vigilia -, e pochissime contestazioni (solo ad Ascoli Piceno un paio di sostenitori di liste delle destra sono stati allontanati dai seggi). In una regione che ha solo 1,5 milioni di abitanti, queste primarie segnano «un dato straordinario e unico a livello nazionale» secondo il segretario regionale del Pd Francesco Comi. Anche per il clima di correttezza in cui si sono svolte, senza tensioni ai seggi, affollati già da metà mattinata. Più in sordina la corsa dell'unica donna, Ninel Donini, sostenuta dall'Idv. Seicentosettantuno i giovani fra i 16 e 18 anni e gli stranieri che erano ammessi al voto con una preregistrazione online.

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