NUORO - Troppo isolati nell'albergo di un piccolo centro al confine delle province di Nuoro e Cagliari. Così, in 47 hanno inscenato una plateale protesta rifiutandosi di entrare in hotel. Erano arrivati in 120 lunedì all'aeroporto di Cagliari per essere poi smistati nei centri d'accoglienza sardi. Di questi, 47 provenienti da Napoli erano giunti in pullman all'albergo Janas di Sadali, piccolissimo paese della provincia di Nuoro, cui erano destinati. Ma appena arrivati i 43 nigeriani e i quattro ragazzi del Mali, tutti maschi, giovani e in ottima salute, hanno organizzato la rivolta: per tutta la notte hanno bivaccato davanti all'albergo rifiutandosi di entrare. E la protesta continua a oltranza. «Vogliamo andare in una grande città della penisola o almeno a Cagliari dove ci possiamo muovere agevolmente». Ieri sera gli africani hanno sbarrato il cancello dell'albergo con cassonetti e bidoni per i rifiuti, all'interno vi erano sei uomini delle forze dell'ordine che li avevano scortati. «Nessuno è stato tenuto sotto sequestro - ha precisato il portavoce della Questura Fabrizio Mustaro -. I nostri uomini erano lì a garantire la sorveglianza, la situazione è sempre stata sotto controllo». Ieri mattina la tensione si è acuita e qualcuno avrebbe minacciato di tagliarsi le vene se non fosse stato trasferito. Preoccupato il sindaco e parlamentare del Pd Romina Mura: «I migranti avrebbero detto di essere stati portati in Sardegna con l'inganno: avevano promesso loro di partire per Milano e Roma, ma sono giunti qui. L'accoglienza non può essere fatta con questo pressappochismo». Intanto si annuncia un'altra notte di emergenza.
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