«I Fari non chiudono E Flavio farà le primarie»

Mercoledì 4 Marzo 2015
«I Fari non chiudono E Flavio farà le primarie»
(Segue dalla prima pagina)


...quando abbiamo acceso il Faro di Pordenone». Parla Fabio Venturi, coordinatore nazionale della Fondazione "Ricostruiamo il Paese". Che ricorda anche i sostegni ricevuti all'epoca da vari esponenti del Carroccio, compreso lo stesso Matteo Salvini. Tutto documentato: 6 ottobre 2013, a Mantova viene presentata la Fondazione di Flavio Tosi e mentre il sindaco di Verona nonché segretario della Liga continua a ripetere che «non è un nuovo partito» ma un veicolo per sostenere il suo programma e la sua candidatura alle primarie del centrodestra per l'incoronazione del futuro candidato premier, dal segretario della Lega lombarda - che all'epoca era Salvini - arriva un caloroso sostegno: «Fa bene Tosi a lanciare la sua sfida a livello nazionale. È amato anche in Calabria, Puglia, Sicilia: chi sa mai che un giorno non sia la Lega a salvare tutta l'Italia. Tosi è la persona giusta per questo». Due giorni dopo arriva il plauso del governatore della Lombardia e, all'epoca, segretario della Lega Roberto Maroni: «È una cosa molto interessante che io sostengo». Venturi ricorda che all'inizio del 2014, quando era appena diventato segretario della Lega, «Salvini riceve dalle mani di Tosi la tessera della Fondazione, gli viene mostrato com'è fatta e come si sta procedendo. E l'invito fu: "avanti tutta"».
Dall'ottobre 2013 ad oggi la Fondazione del sindaco di Verona e segretario della Liga ha acceso 57 "Fari": significa che ha aperto 57 comitati provinciali. Il 58° ci sarà venerdì prossimo a Palermo. Quanto ai dati tecnici, gli aggiornamenti sono che la Fondazione non è ancora registrata in nessuna Prefettura - né a Verona dove ha sede legale né a Mantova dove è nata - perché ancora è stato raggiunto il capitale sociale di 100mila euro. «Neanche le Fondazioni di Matteo Renzi, Big Bang e Open, hanno il riconoscimento prefettizio», si era premurato di ricordare lo stesso Venturi ancora lo scorso maggio. Da allora i "Fari" hanno aumentato le donazioni: da 30mila euro si è passati a circa 70-80mila euro. «Durante la campagna elettorale per le Europee abbiamo "congelato" l'attività della Fondazione e poi abbiamo presentato i due conti correnti, quello delle Europee e quello di Ricostruiamo il Paese, alla Procura della Repubblica di Verona. Perché l'abbiamo fatto? Circolavano voci su presunti legami con la 'ndrangheta, abbiamo preferito fugare ogni dubbio e consegnare nomi e dati dei fondi raccolti ai magistrati».
L'organigramma della Fondazione è il seguente: Tosi è stato il socio unico fondatore, c'è un consiglio di amministrazione di tre persone: il presidente Cristiano Maccagnani che fa il commercialista e due membri, il commercialista Andrea Dante e l'avvocato Daniele Reversi. «Flavio non deve scegliere proprio nulla - dice Venturi - perché non ha cariche nella la Fondazione, l'ha fondata, è sua. Se gli dicono che deve chiuderla sarebbe a dir poco incostituzionale». Venturi è certo: «La Fondazione non è un partito. Sul sito c'è scritto "progetto politico"? C'è sempre stata quella frase e nessuno ha mai obiettato. È chiaro che adesso si usa la Fondazione come pretesto». Ma ora cosa succederà? «Non so cosa farà Flavio, ma so che la Fondazione andrà avanti. Perché comunque Tosi si candiderà alle primarie del centrodestra».
Alda Vanzan

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