BELLUNO - In città si respira ancora aria buona: le polveri sottili sono sotto controllo. Lo dice, come riferito nei giorni scorsi, la classifica stilata dal Sole 24 ore in cui Belluno lontana dai primati di città come Nuoro, Bolzano, Trapani e Campobasso si concede tuttavia un 9° posto per la media dei valori annuali di Pm10 e una 13° posizione per la presenza di biossido di azoto, con numeri ben inferiori alla soglia di allarme per la salute. Ma lo dicono anche, a cadenza settimanale, i dati Arpav raccolti dalla centralina del parco Città di Bologna. Dal 20 al 26 ottobre per esempio, e così anche per la settimana precedente, la media giornaliera di Pm10 ha raggiunto un picco massimo di 23 µg/m³ martedì, attestandosi gli altri giorni tra il 14 e il 10 quando il valore limite per la salute umana è di 50 µg/m³. Entro i limiti di legge anche il biossido di azoto derivante dai processi di combustione, dal traffico e dal riscaldamento e oscillante tra i 30 e i 63 µg/m³ su un valore massimo consentito di 200 e così gli altri parametri, come il monossido di carbonio fermo a 0,4 mg/m³ contro i 10 mg/m³ del valore soglia.
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