Rai, caccia al nuovo presidente Ma in ticket pari opportunità

Lunedì 3 Agosto 2015
Rai, caccia al nuovo presidente Ma in ticket pari opportunità
ROMA - È caccia al nuovo presidente della Rai, qualcuno che riesca a mettere insieme i voti della maggioranza qualificata della Commissione di Vigilanza Rai. Una personalità indiscutibile, competente e di alto profilo. E in ticket pari opportunità - uomo-donna - con il direttore generale, che dopo il varo della riforma prenderà i super poteri di amministratore delegato. Come vorrebbe il presidente del Consiglio Matteo Renzi, fanno sapere fonti del Pd alla vigilia della settimana calda sul fronte Rai. E come dichiara di volere Forza Italia, con l'ex ministro Maurizio Gasparri che boccia il totonomine di questi giorni sui giornali. Si sarebbe però già sfilato Paolo Mieli, mentre resterebbe in corsa Marcello Sorgi. Del resto, Mieli era stato già indicato alla presidenza Rai nel 2003, e rinunciò con una lettera ai presidenti delle Camere dopo la designazione seguita dalla burrasca politica e non solo. Così come fece Giulio Malgara, nel 2005, dopo la designazione da parte del Ministero del Tesoro nella consapevolezza che non avrebbe raggiunto la maggioranza necessaria in Vigilanza.
La storia insegna, è accaduto in passato che il presidente indicato poi venisse bocciato dalla bicamerale a cui spetta l'ultima parola. Sabato il premier ha visto Antonio Campo Dall'Orto, ieri domenica agostana di telefonate, oggi giornata di riunioni in vista del voto. Domani alle 14 è convocata la Vigilanza per la votazione di sette dei nove membri del cda Rai di competenza della bicamerale. Solo dopo questo passaggio, il premier farà i nomi di direttore generale e presidente. La data prefissata è mercoledì, perché in quel giorno è in programma l'assemblea degli azionisti che recepirà la lista bloccata dei nove membri del consiglio (due, compreso il presidente, sono formalmente indicati dal Tesoro). Poi toccherà al cda eleggere il presidente e giovedì ancora alla Vigilanza ratificare la nomina con voto dei due terzi. Non è escluso però che si tenti di chiudere tutto già mercoledì, in base a quello che deciderà l'ufficio di presidenza della Vigilanza convocato per domani dopo il voto.
In Vigilanza anche M5s voterà il suo consigliere, e si fanno i nomi di Carlo Freccero e Milena Gabanelli. Per il Pd, sono in lizza Mario Morcellini e Stefano Balassone. Restano in campo i nomi di Antonio Pilati e Enzo Iacopino, graditi a Forza Italia, e quello di Marco Follini che raccoglierebbe i voti del centro. Per l'amministratore delegato invece l'indicazione spetta al tesoro, e qui il favorito a questo punto sembra essere Antonio Campo Dall'Orto, ma sono ancora in campo i nomi di Marinella Soldi di Discovery o Andrea Scrosati di Sky e di Andrea Castellari di Viacom.
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