Preso romeno "trafficante" di uomini

Lunedì 27 Aprile 2015
Ennesimo arresto di passeur, nelle prime ore di ieri, al valico di Coccau, a ridosso del confine di Stato italo-austriaco, nel Tarvisiano. Ormai, per i carabinieri della locale Compagnia, comandata dal capitano Massimo Soggiu, e per i suoi uomini del Norm, coordinati dal maresciallo Roberto Mazzatinta, l'«appuntamento» con i clandestini è quasi quotidiano, tanto da portare a predisporre controlli mirati notturni per prevenire e reprimere questo tipo di fenomeno, che appare in costante crescita. Solo dall'inizio del 2015, sono stati infatti 183 i rintracci di clandestini. In media tre persone al giorno vengono bloccate e identificate dai carabinieri che procedono poi con la denuncia e l'avvio delle pratiche finalizzate all'espulsione. Alcuni vengono segnalati dai residenti, altri vengono notati camminare a piedi in paese o lungo le strade principali; certuni, infine,vengono bloccati mentre fanno colazione al bar, o mentre si scaldano alla fermata della corriera con un falò acceso sul posto. Per la stragrande maggioranza si tratta di clandestini di nazionalità afghana, cui si affiancano anche bengalesi e pachistani. Sono quasi tutti giovani, tra i 19 e i 25 anni, alcuni uniti da legami di parentela, e portano con loro minorenni che poi vengono affidati a strutture adeguare presenti sul territorio regionale. Un flusso continuo, insomma. Ieri i carabinieri hanno intercettato un veicolo sospetto, un Opel Vivaro, con targa romena, condotto da Danut Marian Ginghina, 18enne romeno che trasportava sei afgani di 17, 19, 21, 25, 27 e 28 anni di età. Il ragazzo, incensurato, è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e condotto nel carcere di Udine. Il Vivaro è stato posto sotto sequestro e il minore destinato a una struttura di accoglienza della regione. Il rintraccio precedente risale solo a mercoledì scorso quando, a Malborghetto-Valbruna, nella frazione di Ugovizza, i carabinieri hanno individuato, appiedati, lungo statale 13 «Pontebbana», 15 afghani, di cui 7 minori, di età compresa tra i 14 e 22 anni. Erano stati scaricati probabilmente poco prima nei pressi dell'autostrada. Dopo essere stati rifocillati dai volontari della Caritas, sono stati denunciati per ingresso clandestino nel territorio nazionale; i minorenni sono stati accolti in adeguate strutture protette in Friuli. Per arginare il fenomeno il procuratore aggiunto Raffaele Tito della Procura di Udine ha attivato un pool di magistrati dedicati a quest'emergenza.
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