Affermazioni dal presunto contenuto diffamatorio verso il parlamentare Maurizio Paniz nel sito www.nuovocadore.it.
È così che si è ritrovato a giudizio Matteo Gracis, 31 anni di Pieve di Cadore, in qualità di gestore di quel sito Internet. Il parlamentare e avvocato Paniz si è sentito diffamato da una dichiarazione firmata con uno pseudonimo "Smara" in una discussione in cui Smara faceva considerazioni quantomeno pesanti sul parlamentare. Il commentatore parlava di Paniz introducendo nel discorso «leggi ad personam», di «interessi personali» e molto altro. Uno scritto che dall'onorevole Paniz è stato ritenuto offensivo visto che, a suo parere, avrebbe lasciato intendere che il parlamentare bellunese avrebbe strumentalizzato la sua posizione a Roma per finalità scorrette, abusando appunto della sua qualità di parlamentare.
Il fatto è emerso nel maggio del 2011 quando sul sito comparve quella discussione con tanto di affermazioni di Smara. Scatto allora la querela di Paniz il responsabile del sito Gracis alla fine si è ritrovato a processo per diffamazione, difeso dall'avvocato Carlo Alberto Zaina del forto di Rimini. Ieri l'udienza filtro di fronte al giudice Elisabetta Scolozzi con il pm Sandra Rossi, in cui Maurizio Paniz si è costituito parte civile nel procedimento. L'udinza poi è stata rinviata. Secondo le accuse Gracis, in qualità di gestore del sito nuovocadore.it con la pubblicazione on line dello scritto con le affermazioni dal contenuto gravemente diffamatorio avrebbe offeso e leso l'immagine e la reputazione di Maurizioo Paniz, quale parlamentare della Repubblica.
È così che si è ritrovato a giudizio Matteo Gracis, 31 anni di Pieve di Cadore, in qualità di gestore di quel sito Internet. Il parlamentare e avvocato Paniz si è sentito diffamato da una dichiarazione firmata con uno pseudonimo "Smara" in una discussione in cui Smara faceva considerazioni quantomeno pesanti sul parlamentare. Il commentatore parlava di Paniz introducendo nel discorso «leggi ad personam», di «interessi personali» e molto altro. Uno scritto che dall'onorevole Paniz è stato ritenuto offensivo visto che, a suo parere, avrebbe lasciato intendere che il parlamentare bellunese avrebbe strumentalizzato la sua posizione a Roma per finalità scorrette, abusando appunto della sua qualità di parlamentare.
Il fatto è emerso nel maggio del 2011 quando sul sito comparve quella discussione con tanto di affermazioni di Smara. Scatto allora la querela di Paniz il responsabile del sito Gracis alla fine si è ritrovato a processo per diffamazione, difeso dall'avvocato Carlo Alberto Zaina del forto di Rimini. Ieri l'udienza filtro di fronte al giudice Elisabetta Scolozzi con il pm Sandra Rossi, in cui Maurizio Paniz si è costituito parte civile nel procedimento. L'udinza poi è stata rinviata. Secondo le accuse Gracis, in qualità di gestore del sito nuovocadore.it con la pubblicazione on line dello scritto con le affermazioni dal contenuto gravemente diffamatorio avrebbe offeso e leso l'immagine e la reputazione di Maurizioo Paniz, quale parlamentare della Repubblica.
