Sarà il perito, il dottor Alberto Cestaro, che ha prestato giuramento ieri in aula nel processo a Gianni Emanuele Tiziani, a valutare se il 52enne possa effettivamente affrontare il procedimento e a rispondere sul quesito dell'effettiva pericolosità sociale dell'uomo.
Tiziani, che attualmente ha l'obbligo di dimora a Forno di Zoldo, ha la fissa per le farmaciste. È già stato imputato in un procedimento culminato in corte d'appello dove un perito ha dichiarata la sua incapacità di affrontare il processo per un caso ai danni di una farmacista di Ponte nelle Alpi. Ora il caso di una donna, sempre farmacista, che lavorava in un negozio di Belluno. Il Tiziani è difeso dall'avvocato Zallot d'ufficio e la parte offesa dall'avvocato Monica Casagrande, che era in aula. Per l'accusa in aula ieri il pm Maria Luisa Pesco. Il Tiziani proprio per le difficoltà psichiche, non c'era ieri.
L'uomo è accusato di stalking per fatti dall'estate 2008 al 2013. In quegli anni avrebbe coperto di attenzioni moleste la farmacista, che avrebbe riportato un grave stato d'ansia, paura e disturbi del sonno. Il 52enne «pazzo per lei» non si sarebbe dato per vinto nemmeno quando finì in carcere per l'altra «persecuzione», quella ai danni della farmacista di Ponte. Anche dal carcere ha scritto lettere d'amore per la farmacista del negozio di Belluno. La donna aveva il timore di andare al lavoro, di fare il turno di notte e per i suoi famigliari: il 52enne la seguiva e l'attendeva dopo il lavoro.
Dopo l'udienza di ieri con l'incarico al perito ora scattano i due mesi di tempo per rispondere ai quesiti. La difesa del 52enne ha chiesto al giudice che venisse disposta una perizia psichiatrica per accertare non solo se all'epoca dei fatti Tiziani fosse capace di intendere e volere, ma anche se è in grado di prendere parte a un processo. L'udienza sempre di fronte al giudice Elisabetta Scolozzi riprenderà il 2 dicembre prossimo, con i risultati della perizia che verrà stesa dal tecnico Alberto Cestaro della Psichiatria di Feltre
Tiziani, che attualmente ha l'obbligo di dimora a Forno di Zoldo, ha la fissa per le farmaciste. È già stato imputato in un procedimento culminato in corte d'appello dove un perito ha dichiarata la sua incapacità di affrontare il processo per un caso ai danni di una farmacista di Ponte nelle Alpi. Ora il caso di una donna, sempre farmacista, che lavorava in un negozio di Belluno. Il Tiziani è difeso dall'avvocato Zallot d'ufficio e la parte offesa dall'avvocato Monica Casagrande, che era in aula. Per l'accusa in aula ieri il pm Maria Luisa Pesco. Il Tiziani proprio per le difficoltà psichiche, non c'era ieri.
L'uomo è accusato di stalking per fatti dall'estate 2008 al 2013. In quegli anni avrebbe coperto di attenzioni moleste la farmacista, che avrebbe riportato un grave stato d'ansia, paura e disturbi del sonno. Il 52enne «pazzo per lei» non si sarebbe dato per vinto nemmeno quando finì in carcere per l'altra «persecuzione», quella ai danni della farmacista di Ponte. Anche dal carcere ha scritto lettere d'amore per la farmacista del negozio di Belluno. La donna aveva il timore di andare al lavoro, di fare il turno di notte e per i suoi famigliari: il 52enne la seguiva e l'attendeva dopo il lavoro.
Dopo l'udienza di ieri con l'incarico al perito ora scattano i due mesi di tempo per rispondere ai quesiti. La difesa del 52enne ha chiesto al giudice che venisse disposta una perizia psichiatrica per accertare non solo se all'epoca dei fatti Tiziani fosse capace di intendere e volere, ma anche se è in grado di prendere parte a un processo. L'udienza sempre di fronte al giudice Elisabetta Scolozzi riprenderà il 2 dicembre prossimo, con i risultati della perizia che verrà stesa dal tecnico Alberto Cestaro della Psichiatria di Feltre
