Passi carrai a pagamento, Governo senza soldi: salta l'accordo anti-stangata

Mercoledì 17 Settembre 2014
BELLUNO - (gi.s.) È stata ad un passo dal risolversi. Poi, come tante cose all'italiana, si è deciso di rinviarla. Si tratta della questione dei canoni Anas sui passi carrai che coinvolge decine di cittadini anche in provincia di Belluno e il cui referente e responsabile locale è Walter Azzalini. La norma, concordata dal tavolo di lavoro che ha coinvolto tecnici del Ministero Infrastrutture, Anas e lo stesso Comitato passi carrai, era già inserita a pagina 78 nel decreto sblocca Italia presente sul tavolo del Consiglio dei Ministri lo scorso 28 agosto. «Poi - fanno sapere da Comitato - per le ben note polemiche relative alle coperture, è stata eliminata».
Una norma complessa che fra l'altro prevede che dal 1° gennaio 2015 non sia più dovuta alcuna somma e che il pregresso venga pagato solo per il 60%.
«Abbiamo lavorato mesi per raggiungere un accordo che riteniamo equilibrato e risolve una serie di situazioni ad alto rischio che porterebbero a pignoramenti e chiusure di attività - dicono il presidente del Comitato Pierangelo Gardenal e Azzalini - purtroppo assistiamo, come già in passato, a provvedimenti concordati che non vengono approvati per motivi che nulla hanno a che fare con la sacrosanta necessità di eliminare questa indecenza». Infine una riflessione: «Ancora di più oggi che con la Tasi tutti pagheremo una quota parte della manutenzione delle strade che fanno parte dei servizi indivisibili, è incomprensibile che qualcuno debba pagare ulteriori 16.000 euro all'anno per entrare in casa». A chiudere un auspicio: «Ora attendiamo che dalle parole si arrivi ai fatti e che in Parlamento vengano approvati gli emendamenti che rispecchino gli accordi raggiunti».(((santingi)))

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