Palestre e campi di calcio aprono al defibrillatore

Mercoledì 1 Aprile 2015
Trenta defibrillatori da acquistare entro l'anno e centinaia di persone da formare. Il Comune di Belluno galoppa veloce verso l'attuazione del decreto Balduzzi e il sindaco Jacopo Massaro annuncia: «completeremo l'iter a breve». Perché dal 1° febbraio 2016 tutte le palestre e i luoghi dove si pratica attività sportiva dovranno essere dotati di un macchinario e il personale della società sportive abilitato al suo uso. Il tutto per un totale di 30 strumenti, del costo di circa 1000 euro l'uno, e centinaia di operatori da formare. Alle palestre di scuole elementari e medie ci penserà il Comune, ai campi da calcio periferici dovranno provvedere le società a cui è affidata la gestione e nemmeno le palestre private saranno esenti dall'obbligo. «Siamo partiti con un anno e mezzo di anticipo - prosegue entusiasta il primo cittadino - e tutto sta procedendo velocemente. Con questo decreto l'idea di salute esce dai luoghi della sanità e diventa un concetto di tutti, tutti che si prendono cura di tutti, un'idea di enorme modernità». Gli operatori formati grazie agli istruttori Irc e al centro Vola di Santa Giustina, sono finora 130, appartenenti a 20 società sportive diverse, la maggior parte delle quali con sede nel comune di Belluno. I corsi sono partiti a febbraio, sono a carico di società e associazioni, si tengono alla sede della onlus a Santa Giustina e al palasport De Mas e procederanno per tutto l'anno. Il progetto è pesante: le società in provincia sono oltre 300, le casse comunali non potranno fare fronte all'acquisto dei defibrillatori per le palestre di sua competenza e stanno ricorrendo a sovvenzioni di privati ma tra l'amministrazione Massaro e l'Usl1, con cui è aperta la collaborazione, c'è entusiasmo. Lungi dal vederlo come l'ennesimo fardello normativo a cui adempiere, il decreto è stato accolto come l'indice di un welfare non più così lontano, di un concetto di salute e di prevenzione che finalmente si fa alla portata di tutti. «La mortalità per evento cardiovascolare per chi raggiunge l'ospedale in tempi brevi è prossima allo zero - il commento del direttore generale dell'Usl1 Pietro Paolo Faronato - nelle strutture sanitarie tutto quanto si poteva fare è stato fatto, ora la battaglia si sposta fuori, nei minuti che precedono l'arrivo dell'ambulanza o l'entrata in ospedale». L'intenzione è quella di estendere l'iniziativa anche alle scuole, andando a formare bambini e ragazzi sui banchi di scuola. Eppure tanto entusiasmo, nonostante i numeri sfoderati dall'istruttore Irc Ivan Marchetti, non sembra essere condiviso da tutti. Non ne ha fatto segreto il presidente della Figc bellunese Orazio Zanin, denunciando lo scarso interesse dimostrato finora dalle società calcistiche della provincia. Solo quindici su sessanta circa, infatti, hanno finora comunicato i nomi delle persone che prenderanno parte ai corsi. Appena il 25 per cento del calcio bellunese. Tuttavia c'è ancora una settimana per iscriversi al prossimo corso e l'auspicio annunciato a mezzo stampa da Zanin, chiaro, è che siano in molti a farsi avanti.

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