Ospedale: espianto multiorgano il donatore è un turista inglese

Venerdì 27 Febbraio 2015
Dodici chirurghi, cinque diverse equipe di prelievo e un intervento di cinque ore e mezza. Mercoledì, all'ospedale San Martino, l'equipe anestesiologica ed infermieristica guidata dal coordinatore ospedaliero per i trapianti Franco Stetka ha portato a termine con successo il secondo trapianto multiorgano del 2015. Il donatore era un turista inglese deceduto nella struttura per una grave ischemia cerebrale. Il suo cuore, il suo fegato, i suoi polmoni, i suoi reni e il suo pancreas hanno salvato altre vite. A deciderlo sono stati gli stessi famigliari del defunto credendo di interpretare in questo modo il desiderio dell'amato. L'intervento ha preso il via all'1 per concludersi alle 6.30, con l'asportazione di cinque organi destinati a diversi ospedali italiani: cuore e fegato sono stati trasferiti a Verona, i polmoni sono stati destinati al Policlinico di Milano, i reni a Treviso e Roma e il pancreas all'ospedale San Raffaele di Milano per essere processato per l'estrazione delle isole di Langerhans impiegate per il trattamento di particolari forme di diabete. Gli organi hanno raggiunto le loro destinazioni e sono stati reimpiantati già nella mattinata di mercoledì, ad eccezione dei polmoni trapiantati in serata dopo un ciclo di ricondizionamento per ottenere una migliore funzionalità. Tutte le operazioni sono andate a buon fine, dando una nuova speranza di vita a tanti malati. Per il San Martino non è nulla di nuovo. La struttura ha infatti alle spalle un'esperienza nei trapianti ultra decennale. Risale infatti al 2002 l'avvio dell'attività di prelievo nell'ospedale cittadino, che oggi vanta un tasso di donazioni in linea con quello del resto della regione, uno dei più elevati in Italia, ma che in passato si è potuta fregiare di percentuali anche migliori. «Risultati che derivano dall'efficienza della macchina organizzativa - commenta con soddisfazione la direzione dell'Usl1 - e dall'altruismo dei cittadini e delle loro famiglie. Anche se in questo caso il gesto di grande solidarietà umana è venuto dai famigliari di un turista straniero».

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