BELLUNO - (D.T.) La battaglia dell'acqua sposa la causa autonomista: «Il buco di Gsp è colpa dell'appiattimento di Belluno verso la pianura. Enel e Regione Veneto ripianino il debito». Messaggio diretto e chiarissimo quello del Bard. Che chiede la compartecipazione per il risanamento del debito. «È evidente che sono stati commessi errori e, probabilmente, qualche abuso, ma è altrettanto evidente che gli oneri derivanti dal risanamento non possono essere pagati solo dai bellunesi - afferma Moreno Broccon, presidente del Bard -. Il debito accumulato dipende anche da leggi che trattano allo stesso modo territori di pianura e di montagna dove gli investimenti sono molto più costosi. È intollerabile che l'acqua pagata cara dai bellunesi, sia ceduta a fini irrigui a cifre irrisorie, che metà dei canoni idroelettrici li incassi la Regione Veneto e che i sovra canoni, le concessioni Enel e per il micro idroelettrico non siano rinegoziate. I bellunesi possono pagare una parte del risanamento di Gsp per mantenere il controllo su una risorsa strategica, ma una parte del costo lo dovrà sopportare chi ha sfruttato per decenni l'acqua del territorio dolomitico senza pagarla».
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