Mobili pagati mai ricevuti: fra i truffati clienti bellunesi

Mercoledì 4 Marzo 2015
SACILE - Comincia il processo sulle truffe contestate all'imprenditore Daniele Frappa, 54 anni, di Pasiano di Pordenone, che forniva cucine e camere su misura attraverso "La Casa arredamenti Srl" di Sacile, fallita il 17 maggio del 2013. Contro di lui ci sono venti denunce da parte di clienti che hanno pagato - con cambiali o attraverso una finanziaria - mobili che non sono mai stati consegnati. Hanno subito danni che vanno dai 2.600 agli 11.500 euro. Alle loro denunce si aggiunge quella della Neos Finance (oggi Intesa San Paolo Personal Finanze Spa), che lamenta di aver perso 200 mila euro perchè i clienti di Frappa, non pagavano i prestiti già erogati a causa della mancata consegna dei mobili.
Ieri in Tribunale a Pordenone, davanti al giudice Licia Consuelo Marino, si è tenuta l'udienza filtro. Soltanto tre parti civili di sono costituite. L'istruttoria sarà lunga. La Procura farà sfilare 20 testi, a cui si aggiungono quelli della parte civile e della difesa, rappresentata dall'avvocato Arnaldo De Vito. La strategia difensiva punta a ricondurre la vicenda a una pura questione civilistica. «Non c'è alcun raggiro - osserva De Vito - L'imprenditore ordinava i mobili su misura alle falegnamerie e poi li consegnava. Non era sua intenzione non consegnarli. Era indietro con i pagamenti e i fornitori bloccavano le consegne».
I clienti di Frappa erano stati contattati attraverso esposizioni fieristiche (Longarone, Gorizia e Soligo). Oppure telefonicamente. In questo modo Frappa aveva raccolto ordini per clienti veneti e friulani tra i quali figuravano anche alcune persone di Puos d'Alpago, Belluno e Agordo. Avevano pagato anticipi e rate senza poi ricevere i mobili.

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