Le nevicate dello scorso anno lasciano un "fardello" a sei zeri

Martedì 31 Marzo 2015
Quanto costa la neve? Quasi otto milioni di euro. A tanto ammontano i danni al patrimonio silvo-pastorale bellunese, provocati dalle nevicate dell'inverno 2013-2014. Un paio di episodi di neve intensa (e decisamente fuori dal normale), sommati ad altre nevicate abbondanti e temperature decisamente alte, con conseguenti valanghe e slavine, che hanno abbattuto migliaia di piante, per una stima (neanche troppo a spanne) che dice 235mila metri cubi di legname. I dati sono stati forniti ieri, nel corso della conferenza sul tema «Foreste ed eventi atmosferici», tenuta dai Servizi Forestali Regionali nell'ambito della Settimana dell'Ambiente Veneto. L'evento è servito ad inquadrare il lavoro svolto dai Servizi Forestali nel corso dell'inverno 2013-2014, l'inverno caratterizzato dal black out di Natale prima, e dal «big snow» di fine gennaio poi. I metri e metri di neve caduta, per altro su terreno non ghiacciato, hanno provocato danni ingenti, concentrati su una fascia altimetrica che va dai 900 ai 1.400 metri, tra Centro Cadore, Comelico, Zoldano e Alto Agordino. «La stima che abbiamo potuto effettuare parla di circa 235mila metri cubi di legname abbattuto - spiega Pierantonio Zanchetta, responsabile del Settore Forestale Regionale di Belluno -. Si tratta di piante spezzate dal peso della neve o abbattute da slavine. I Comuni coinvolti sono stati 46, con il caso più rilevante nel Comune di Auronzo, che ha perso oltre 16mila metri cubi di legname. Il danno si assesta attorno ai 7,5 milioni di euro di danni». Una cifra considerevole. Parte del legname abbattuto è stato già venduto, mentre il resto si trova in zone non facilmente raggiungibili. «Oltre ai danni, decisamente considerevoli, vanno contati anche gli interventi di ripristino - commenta l'assessore regionale all'Ambiente, Maurizio Conte -. La professionalità dei Servizi Forestali Regionali si vede anche in questo. La Regione ha voluto garantire stabilità e anche in un periodo di contrazione del bilancio non ha mai fatto mancare le risorse al settore. Un settore che in un territorio come quello bellunese ha un valore strategico anche in termini turistici».

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