Lambioi, ciechi e disabili rivendicano più parcheggi

Martedì 31 Marzo 2015
BELLUNO - (a.tr.) Lambioi a misura di disabile. Ma non vedenti e famigliari non ci stanno. Accesso al parco fluviale anche per le carrozzine e posti auto riservati nel parcheggio: le misure annunciate dal sindaco Massaro per rendere la spiaggia del Piave davvero per tutti fanno imbestialire i cittadini. Perché le novità in arrivo non sono altro che obblighi di legge, finora inadempiuti, a cui l'amministrazione comunale da anni fa orecchie da mercante. «Il primo cittadino si fa bello parlando di accessi per tutti e posti auto riservati ai disabili - commenta Massimiliano Bellini, famigliare di una non vedente e membro Univoc, l'unione italiana volontari pro ciechi -, ma sono tutte iniziative dovute, stabilite da decreto ministeriale. Agli stalli riservati si doveva pensarci nel 1998, quando il parcheggio è stato inaugurato. La legge parla di un parcheggio per disabili ogni 50, a Lambioi ne salterebbero fuori 15 o 16. E per l'accesso, che dire? Quando si avvia qualche cantiere è obbligatorio prevedere l'abolizione delle barriere architettoniche e sensoriali». Da quanto annunciato da Massaro, inoltre, i posti auto in arrivo per la categoria dovrebbero essere molti meno, 2-3. L'ennesimo scontro tra non vedenti e l'amministrazione riporta in campo anche una vecchia questione mai risolta. Quella del pulmino Univoc e del suo abbonamento a Lambioi. Vada per la mancanza di posti riservati, ma far pagare la sosta al mezzo di una Onlus per Bellini, e non solo, è troppo. «Il pulmino compie un servizio sociale - spiega Bellini - eppure il Comune chiede dipagare 420 euro l'anno di abbonamento. Abbiamo protestato, ma finora non è cambiato nulla. Se ci fossero gli stalli riservati questo non accadrebbe».

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