La guerra dei sondaggi vinta da Demos-Gazzettino

Martedì 2 Giugno 2015
MESTRE - La Passione di Luca comincia il Venerdì Santo. Mezzanotte è passata da poco, da qualche minuto è il 3 Aprile. Il 5 sarà Pasqua. Non siamo davanti a Ponzio Pilato ma a Bruno Vespa. Ma quando sugli schermi del salotto di Porta a Porta s'illuminano i dati del sondaggio Ipr-Tecnè, per il governatore del Veneto è una frustata sulla schiena. Zaia viene dato in vantaggio per un'incollatura, un nulla, rispetto alla Moretti: il 39% contro il 37% secondo Ipr, mentre per Tecnè la distanza è persino minore, appena mezzo punto: 38% contro 37,5%. Parità. E Flavio Tosi, fresco del clamoroso abbandono della Lega, parte da un ottimo 12%. Tra gli elettori della Lega, secondo i due sondaggi, ben il 32 per cento mollerebbe Zaia per seguire Tosi in quello che si accredita per un vero e proprio scisma.
Nella Lega il sondaggio viene colto con costernazione, anche se i segnali che vengono dai simpatizzanti sono già di tutt'altro tenore e tra i militanti, oppressi dal lungo periodo del "Terrore" tosiano, con i provvedimenti disciplinari a raffica, si respira invece un senso di liberazione, di chiarezza finalmente fatta. Ma i dirigenti leghisti sanno che un sondaggio così ha delle conseguenze, influenza la percezione della realtà, accredita Moretti e Tosi, è un'arma potentissima in campagna elettorale. Zaia soffre in silenzio, prende la sua croce e va avanti «pancia a terra».
L'11 Maggio Ipr e Tecnè correggono appena il tiro e rilevano tra Zaia e Moretti un distacco ampliato a 11 punti, con Zaia però in diminuzione, al 44%, e Moretti al 33%. Il 15 Maggio esce il sondaggio Demos-Gazzettino, quello che più si è avvicinato all'esito reale delle elezioni per quanto riguarda il confronto tra i due maggiori contendenti. Zaia è dato al 46-50%, la Moretti distanziata di 19 punti, ferma al 27-31%. Un dato che confliggeva con quelli accreditati dal Pd, ma che a urne chiuse s'è rivelato cogliere la tendenza in modo preciso. Il titolo poi, centra in pieno: «Con Zaia la metà dei veneti». Sarà infatti 50,1%!
Tutto il contrario dei sondaggi che il Pd continuava a commissionare a ciclo continuo. L'ultimo - della Ghisleri, la sondaggista prediletta di Berlusconi - non è stato mai pubblicato. Fu diffuso in modo riservato poche ore prima del voto. Dava la Moretti al 36,2%, addirittura in vantaggio su Zaia che si fermava al 36,0%. Forse è su questo "stai serena" che Alessandra s'è addormentata in pace la notte del sabato, per consegnarsi, la sera della domenica, ad una più cocente delusione.
Al.F.

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