Impianti a fune, Lando e Salvioni contro l'imposta

Martedì 31 Marzo 2015
BELLUNO - Il Governo che vuole «bene» alla montagna: Imu sugli impianti di risalita e Imu agricolo, due facce della stessa medaglia. Non ha dubbi il Movimento 5 Stelle. Che non usa mezzi termini: «L'Imu sugli impianti a fune significa la morte del turismo bellunese». Perché se confermata, la mutata classificazione catastale degli impianti di risalita rischia di obbligare alla chiusura decine e decine di società bellunesi. «Si tratta di una questione che va affrontata con celerità e con precisione, per non creare soluzioni che siano peggiori del problema stesso - affermano Barbara Lando e Luca Salvioni, candidati bellunesi al consiglio regionale -. L'economia dei territori montani e di quelli bellunesi in particolare non può prescindere dal turismo. E il turismo, in montagna, passa inevitabilmente attraverso skilift, seggiovie e cabinovie. Il programma per le regionali del MoVimento 5 Stelle dà grande spazio e attenzione al turismo, visto che il Veneto ha grandissime potenzialità in questo senso. Ad un turismo sostenibile e attento all'ambiente. Ad un turismo che però non può essere gravato da un'imposta così pesante. Il Governo deve decidere da che parte stare. Deve decidere se vuole ammazzare l'economia della montagna (come ha già fatto con l'aumento dell'Iva sul pellet), o se intende lasciare che il Bellunese e la montagna veneta possano vivere di turismo».

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