Fatturato di 97,7 milioni di euro per la cooperativa Lattebusche, che ha visto i

Venerdì 10 Aprile 2015
Fatturato di 97,7 milioni di euro per la cooperativa Lattebusche, che ha visto i primi otto mesi del 2014 positivi, andando poi in difficoltà verso la fine dell'anno. Un calo che si fa sentire anche in questo inizio 2015, nonostante l'azienda sia fiduciosa nella ripresa. La cooperativa ha visto nel 2014 357 soci conferenti, 16 in meno rispetto all'anno precedente, di cui 12 nella nostra zona montana. «La quantità di latte conferito - spiega il presidente Lattebusche Augusto Guerriero nel discorso di apertura dell'assemblea dei soci di ieri mattina - è stata di 1.153.932 hl, un 4,6% in più rispetto al 2013, con una media di latte giornalmente lavorato di 3.161 hl. La qualità del latte è in linea con l'anno precedente». Nel 2014 è entrata a far parte della cooperativa, con contratto d'affitto, la latteria di Palse, in provincia di Pordenone, compresi i 5 punti vendita diretti. «Il bilancio finale - prosegue Guerriero - è stato ritenuto positivo dal consiglio di amministrazione. Il latte è stato pagato 49,12 euro ad ettolitro, anche se è un dato inferiore del 4% rispetto ai due esercizi precedenti. Un anno particolare per il nostro settore, che ha visto per i primi 6/8 mesi prezzi buoni ed ottima redditività, mentre gli ultimi mesi hanno registrato rese più modeste, ridimensionando la resa generale dell'annata. Purtroppo, questo trend è continuato se non peggiorato in questi primi mesi del 2015. La causa è stata l'eccessiva produzione di latte, la produzione nazionale è stata superiore rispetto al 2013 del 3%, per la nostra cooperativa del 4,6%». Tante problematiche ma la fiducia per il futuro c'è. «Siamo tra i produttori di formaggi migliori del mondo e non possiamo non essere fiduciosi - prosegue il presidente -. La ripresa si fa sentire e abbiamo fiducia nell'Expo. Ci aspettano mesi di incertezza ma sono sicuro che torneremo in positivo». Ecco alcuni dei dati illustrati nel dettaglio dal direttore Antonio Bortoli. Il canale più redditizzio è la rete vendita che incide per il 42,4% sul fatturato seguita dalle esportazioni all'estero per il 32,1%. Tra i prodotti, il Grana Padano ha un incidenza del 30%, seguito dal Piave con un 17% ed il latte fresco con il 9%. Attualmente, l'azienda conta 236 dipendenti, 11 punti vendita diretti, 50 agenti di vendita, 55 automezzi refrigerati e 9000 clienti a livello nazionale. Senza contare le esportazioni all'estero: Stati Uniti, Canada, Australia, Russia ed in Europa. Nel 2014 sono state prodotte oltre 361.180 forme di formaggio Piave, 109.400 di Grana Padano, 95.600 di Montasio e 26.500 di Asiago.

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