Crisi: la Procura taglia gli orari

Mercoledì 17 Dicembre 2014
«Sto valutando per via della carenza di personale di restringere l'orario di accesso al pubblico». Se la Provincia trema quanto a personale, la procura di Belluno certo non sta tanto meglio. Il grido d'allarme ieri con le parole del procuratore Francesco Saverio Pavone, che parlano espressamente anche di ridimensionamento del servizio di sportello al pubblico. D'altronde è solo lì che la procura, ormai ai minimi termini in quanto a personale, può andare a tagliare. Certo non può tagliare sui 1300-1400 processi sui quali annualmente devono lavorare i sostituti procuratori bellunesi, con i loro cancellieri. Senza contare i fascicoli contro ignoti e i «modelli 45», ovvero atti non costituenti notizia di reato. Con quelli si arriva a 1700 per ciascun magistrato inquirente. Un lavoro immane con 18 persone in servizio nella procura di Belluno sul totale di 25 previste in pianta organica. Di queste 18, 4 sono part time, se poi si aggiungono le malattie, la coperta si fa sempre più corta. In organico sono previsti 5 funzionari, ma ce ne sono solo 3 (2 parte time) e uno di loro va in pensione tra qualche mese. «Mancano 3 cancellieri - ha spiegato poi il procuratore Francesco Saverio Pavone - con la conseguenza che i nuovi sostituti che arriveranno il prossimo anno saranno senza cancellieri». Sì perché è previsto, almeno sulla carta l'arrivo di due nuovi magistrati inquirenti: non avranno però allo stato attuale, un cancelliere disponibile. «Nonostante tutto - ha detto Pavone - riusciamo a tenere un ritmo decente, ma con fatica. Eppure si chiedono sentenze sempre più sentenze». Ai cancellieri non viene più pagato lo straordinario e le udienze devono finire il pomeriggio tutte entro le 17 e 30. Per non parlare infine del personale che era arrivato dalla provincia o comune.
«Per i tre agenti di polizia provinciale la Provincia ci ha comunicato che non rimarranno», ha spiegato Pavone. Anche un ispettore di polizia locale non resterà. E alla domanda perché non ne chieda altri il procuratore Pavone sottolinea: «Non è commendevole che un magistrato chieda agli enti». E infatti potrebbe poi trovarsi a esercitare l'azione penale nei confronti proprio di quegli amministratori.
E il quadro della procura di Belluno si chiude con «una macchina scassata con due autisti, che utilizziamo come impiegati».

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