coppie di fatto

Domenica 20 Aprile 2014
Non se l'aspettava, Elisa Dal Molin, la risonanza che, anche nel Feltrino, sta avendo la vicenda che la riguarda e che la vede, insieme alla compagna Silvia Monti, mamma di un bellissimo bimbo di due anni. Raggiunta telefonicamente, Elisa non nasconde un certo stupore. «La nostra – dice - è una storia comune. Siamo una famiglia ordinaria. Non c'è nulla di straordinario in ciò che abbiamo vissuto. Sono molte le famiglie come la nostra».
Originaria del Feltrino, Elisa ora vive a Bologna dove, con Silvia, ha comperato casa. È qui che ha visto la luce il bambino della coppia, concepito grazie alla fecondazione assistita, in una clinica specializzata di Bruxelles. Elisa non desidera la luce dei riflettori. È una giovane donna, dolce, riservata, a tratti persino schiva, che vuole tutelare la dimensione privata della storia d'amore che l'ha portata a creare una famiglia con Silvia e a divenire mamma. Venerdì scorso, “Sconosciuti”, la trasmissione di Rai Tre sottotitolata “La nostra personale ricerca della felicità”, ha raccontato in prima serata il percorso di Elisa e Silvia. «Abbiamo scelto di partecipare a “Sconosciuti” – racconta - perché è una trasmissione pacata, equilibrata che racconta, senza dare giudizi, vicende di persone comuni e che di straordinario non hanno nulla. Non avremmo mai partecipato a trasmissioni in cui si urla o si giudica. Non ci interessa divenire ospiti fisse di qualche talk show».
Rivendica la dimensione ordinaria della propria straordinaria vicenda Elisa. E lo fa con il garbo e il riserbo che solo le donne innamorate e le mamme sanno avere quando si tratta di proteggere coloro che amano. Eppure, in un momento come quello attuale in cui il dibattito su coppie di diritto e di fatto, su famiglia tradizionale e nuove famiglie e sulle tecniche di riproduzione assistita, è di estrema, se non addirittura scottante, attualità, la testimonianza di Silvia e di Elisa assume un significato importante.
«È stato un caso che la puntata sia andata in onda venerdì - fa sapere Elisa - Era programmata già tempo fa». Da sempre il caso gioca un ruolo importante nella sua vita. È stato il caso a farle scoprire la propria omosessualità e a farle incontrare Silvia. È, ancora una volta il caso, a far andare in onda la puntata proprio all'indomani della sentenza che ha aperto alla possibilità di divenire genitori facendo ricorso a un donatore. Elisa e Silvia, però, ora desiderano godersi la loro felicità e il loro bambino in pace. «Quello che volevamo dire, lo abbiamo detto», precisa Elisa. «Noi ora viviamo a Bologna e ci stiamo muovendo in quel territorio». E invita a fare lo stesso anche nel Feltrino e nel Bellunese. «Le persone, le associazioni a sostegno di famiglie, normali come la nostra, che sono presenti in provincia di Belluno, si facciano avanti. Facciano sentire la loro voce». E, a proposito di voci, mentre Elisa parla al telefono, in sottofondo par di sentire quella di un bimbo. Ed è un bel sentire.