Berlusconi: soldi se servite il centrodestra «No grazie, allora è meglio chiudere»

Sabato 10 Ottobre 2015
ROMA - Duecentomila euro subito per evitare la messa in liquidazione, a patto però che sia nominato un nuovo Consiglio d'amministrazione designato in maggioranza dai «nuovi conferenti». È questa la proposta di Silvio Berlusconi per la Fondazione Einaudi per studi di politica ed economia di Roma', fondata nel 1962 dal Pli di Giovanni Malagodi per diffondere la cultura liberale nel nome di Luigi Einaudi.
Toccherà all'assemblea convocata per il 28 ottobre decidere se accogliere l'offerta del leader di Forza Italia che il presidente Mario Lupo ha messo all'ordine del giorno. La riunione era prevista per l'8 ottobre, ma è stata rinviata in attesa che siano resi 'compiutamente e ufficialmente' noti, entro il 15, i nomi inseriti nel 'raggruppamento di esponenti della societa' civile in via di formazioné che prenderebbero in mano, con la Fondazione, uno dei principali brand della cultura liberale, con l'obiettivo della rifondazione del centrodestra.
Non se ne parla, rispondono i presidenti onorari Valerio Zanone e Roberto Einaudi (ultimi due presidenti prima di Lupo), in una lettera ai membri dimissionari del Cda e ai soci della Fondazione (tra i fondatori anche Banca d'Italia, Generali, Unicredit, Fiat, Mediobanca, Intesa SanPaolo). Meglio la liquidazione per assenza di fondi, scrivono in sostanza, che mettere l'istituzione «a disposizione di un partito politico».
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