BELLUNO - (dt) Giù le barriere architettoniche: l'amministrazione Massaro apre un tavolo in Comune. In ritardo di oltre vent'anni da quella legge degli anni Novanta sul piano Eba (Eliminazione barriere architettoniche), a cui solo poche città hanno saputo adeguarsi, anche Belluno ripensa la sua accessibilità. Per i disabili, anziani, per chi ha difficoltà motorie e psichiche, per le famiglie con passeggino al seguito. Difficile pensare all'avvio a breve di cantieri, l'obiettivo per ora è quello di creare un progetto da tenere nel cassetto in attesa di fondi regionali o europei. Per capire lo stato dell'esistente, quanto e come la città ponga ostacoli a chi l'attraversa, è stato avviato un tavolo permanente con le associazioni territoriali che trattano di disabilità e il primo incontro è stato martedì. «Siamo convinti - spiega il sindaco Massaro- che una città vivibile debba essere fruibile da tutti. In quanto a barriere architettoniche siamo indietro di decenni; la ricognizione fin qui fatta, che include scuole e diversi edifici pubblici, ci dice che il lavoro è ancora molto. Qualcosa abbiamo avviato, penso all'intervento all'asilo di Sopracroda, molto resta da fare e, per non ragionare con azioni spot, vogliamo stendere un piano». L'intenzione va a braccetto anche con la vocazione turistica della città, perché abbattere le barriere facilita mamme e papà con passeggini e carozzine e può diventare un volano per il turismo formato famiglia.
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