VENEZIA - Flavio Tosi (nella foto) attacca Luca Zaia sul commissariamento degli enti della Regione Veneto. In una nota, il sindaco di Verona e segretario di Fare contesta il metodo e rivela qual è a suo dire il vero obiettivo della norma approvata l'altro giorno a Palazzo Ferro Fini: «Per cancellare con un colpo di spugna i Cda degli enti regionali di mezzo Veneto, come ha fatto il governatore Zaia, non serviva una legge apposita: la giunta regionale aveva già, da sola, questo potere, e poteva provvedere con una semplice deliberazione. Il vero obiettivo di Zaia - dice Tosi - sono i Consorzi di bonifica, i cui consigli di amministrazione sono diretta espressione della volontà dei cittadini: a quest'ultimi il governatore vuole impedire di esprimersi».
Secondo il segretario di Fare «è inequivocabilmente in questa direzione» che va il progetto di legge 21, approvato martedì dal consiglio regionale. Un testo, dice Tosi, che «ribadisce in modo totalmente inutile gli ampi poteri della giunta regionale di nominare commissari straordinari degli enti strumentali veneti». «Che sia anche un tentativo di addomesticare le notizie - chiude ironicamente Tosi - dato che tutti i comunicati che usciranno dagli enti in questione verranno inevitabilmente passati al vaglio di Palazzo Balbi?».
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Secondo il segretario di Fare «è inequivocabilmente in questa direzione» che va il progetto di legge 21, approvato martedì dal consiglio regionale. Un testo, dice Tosi, che «ribadisce in modo totalmente inutile gli ampi poteri della giunta regionale di nominare commissari straordinari degli enti strumentali veneti». «Che sia anche un tentativo di addomesticare le notizie - chiude ironicamente Tosi - dato che tutti i comunicati che usciranno dagli enti in questione verranno inevitabilmente passati al vaglio di Palazzo Balbi?».
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