«Trasporti, l'Italia ha un "deficit" di 42 miliardi»

Martedì 13 Ottobre 2015
CERNOBBIO - L'Italia è agli ultimi posti nella Ue per quanto riguarda gli indici di competitività delle infrastrutture di trasporto e, in dieci anni, è stata «progressiva» la contrazione del traffico merci, che ha registrato un calo del 17,6%, considerando il traffico su gomma, ferro, mare e aereo. È quanto emerge dalla ricerca di Confcommercio presentata al primo Forum internazionale di Conftrasporto a Cernobbio. Non solo. La differenza di efficienza logistica nei trasporti pesa sul Pil per 42 miliardi. Se si potessero recuperare questi miliardi, il Pil crescerebbe del 2,8%. «Una situazione - ha lanciato l'allarme Carlo Sangalli, presidente Confcommercio - che non possiamo permetterci». Eppure, «è evidente che il sistema economico dell'Italia risulta frenato perché la questione logistica non è stata colta come priorità. Su questo punto è perciò necessario un cambio di rotta». Anche gli investimenti sulle reti autostradali sono quasi fermi e l'ampliamento qualità-quantità della rete di trasporto è stato largamente inferiore rispetto alla media. In più, sempre secondo Confcommercio, il numero di giorni necessari in Italia per le operazioni di import-export merci nei porti è di 18,5 giorni rispetto agli 8 della Germania. Prese a campione 270 realtà della Ue, la Lombardia è al 44.esimo posto, prima tra le regioni italiane; il Veneto all'80esimo e il Friuli Venezia Giulia al 112.esimo.

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