«Si deve accettare l'accordo del 25 giugno?»

Domenica 5 Luglio 2015
«Si deve accettare l'accordo del 25 giugno?»
Sono 9,8 milioni i greci chiamati alle urne oggi per esprimersi nel referendum - il primo dopo quello del 1974 sull'abolizione della monarchia - sulla proposta dei creditori internazionali. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 19 ora locale (6-18 italiane), i primi risultati sono attesi per le 20. Il quorum è del 40%. Gli elettori devono rispondere sì (nai) o no (oki) al seguente quesito: «Si deve accettare la bozza di accordo presentata dalla Commissione europea, Bce ed Fmi all'Eurogruppo del 25 giugno e che consiste di due parti? Il primo documento è intitolato "Riforme per il completamento dell'attuale programma e oltre" ed il secondo "Analisi preliminare sulla sostenibilità del debito"». In realtà questo documento ormai non esiste più. Per il "no" è schierata la sinistra radicale di Syriza, la destra nazionale di Anel, che è al governo, i neonazisti di Alba Dorata. A favore del "sì" tutta l'opposizione, i conservatori di Nuova Democrazia, i socialisti del Pasok, e To Potami, di centrosinistra. Secondo Syriza, il referendum convocato a sorpresa da Tsipras il 26 giugno, è costato 20 milioni di euro, ma l'opposizione parla di 120 milioni.

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