«Quel bonus ci uccide»

Giovedì 5 Marzo 2015
Tagli, sempre tagli, fortissimamente tagli. Prima la spendig review, parola inglese che non basta ad indorare la pillola della mazzata. Poi la spendig review aggravata dal finanziamento del bonus di 80 euro di Renzi. Ovvero, tagli da far tremare le vene ai polsi. E i Comuni bellunesi non ne possono più. Tutti perdono qualcosa dai trasferimenti statali 2015. Chi più chi meno. E qualcuno perde anche la pazienza. «È una cosa indegna e indecente - tuona Maria Antonia Ciotti, sindaco di Pieve di Cadore, che nel 2015 si vedrà tagliare ben 245mila euro -. Mi pare di assistere ad un teatrino. Anzi, peggio: mi pare di essere al circo. Come facciamo a chiudere i bilanci in questo modo? Che servizi saremo in grado di dare ai nostri cittadini? Con un Governo centrale che non si rende conto di quello che sta facendo, amministrare un Comune è diventato un atto di eroismo. Tra un pò ci taglieranno anche l'ossigeno per vivere. E mentre si taglia, c'è perfino chi fa ricorso per mantenersi il vitalizio: vergogna!». Il sentimento comune, tra gli amministratori, è la rabbia. «Follia pura - commenta Lino Paolo Fedon, sindaco di Domegge (Comune tagliato per 97mila euro, vale a dire per il 12% del bilancio) -. Vogliono portarci a restituire le fasce tricolore. Ricordo un passaggio analogo, qualche anno fa, per ridurre i costi della politica: venne chiesto a tutti i Comuni di adeguarsi a certi parametri, tra cui la riduzione delle auto blu e altre cose che nel Bellunese non esistono. Domegge, adeguandosi ai parametri, risparmiava la bellezza di 117 euro, ma siccome la media nazionale era di 24mila euro, alle casse municipali vennero tolti 24mila euro». In qualche Comune i tagli costringeranno ad aumentare le tasse, in altri a ridurre i servizi ai cittadini. Va un pò meglio a Cortina e Longarone. «Grazie alla fusione - spiega il sindaco Roberto Padrin - riusciamo ad ammortizzare un taglio che comunque è pesante (464mila euro, ndr). Senza i benefici della fusione, saremmo in difficoltà». «Questa manovra non ci sorprende - dice Andrea Franceschi, da Cortina -. Ormai sono anni che va avanti così. Per fortuna a Cortina abbiamo qualche spazio di manovra in più. Ma non oso immaginare come faranno i miei colleghi di Comuni più piccoli».

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