«Identificazione nazista», sdegno nel mondo

Giovedì 3 Settembre 2015
«Identificazione nazista», sdegno nel mondo
Se la fiumana di profughi dall'Ungheria verso la Germania evocava in questi giorni l'esodo di tedeschi dell'Est verso Ovest nel 1989, quanto avviene ora nella Repubblica ceca – dove la polizia marchia i migranti - richiama alla mente un altro parallelo storico: i nazisti con gli ebrei. Come riferito ieri dall'agenzia ceca Ctk e dal quotidiano online Britske listy, i profughi in arrivo al confine ceco-austriaco (dove fra lunedì e martedì sono giunti a bordo dei treni provenienti da Austria e Ungheria e diretti in Germania) sono stati registrati e numerati in modo quanto meno anomalo dalla polizia: con dei pennarelli sono stati scritti sulle mani o gli avambracci numeri di identificazione per la registrazione del treno e il vagone.
Foto che stanno facendo il giro del mondo sollevando sdegno ovunque per la loro analogia con i metodi nazisti, mostrano poliziotti che scrivono cifre sui migranti con pennarelli blu. I profughi alla stazione di Breclav (5 km dal confine con l'Austria), stando ai media cechi, sono stati divisi in gruppi allo scopo apparente di tenere unite le famiglie, e sono stati registrati con numeri di identificazione. In tutto sui treni c'erano 214 profughi, fra cui 61 bambini. I profughi erano partiti dalla stazione Budapest con biglietti validi diretti in Germania.
Anche in Italia non sono mancate reazioni indignate per quanto sta succedendo. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha avvertito: «Il buio della mente può tornare. Stiamo inseminando l'Europa del germe del virus e del germe del razzismo e della xenofobia. E se la presidente della Camera Laura Boldrini afferma che «l''Europa non può tollerare questi rigurgiti» razzisti e nazisti, il presidente della Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, è categorico: «È un fato gravissimo che richiama inevitabilmente il periodo più oscuro della storia contemporanea, quello della Shoah».
Le opinioni pubbliche della Repubblica ceca e degli altri paesi dell'est Europa sono, in maggioranza, contro l'accoglienza di profughi. E non a caso sono proprio i paesi dell'Est (assieme alla Gran Bretagna) che si rifiutano di accettare il principio delle quote per una equa distribuzione dei profughi nell'Ue. Secondo sondaggi usciti ieri nella Repubblica ceca, l'87% dei cechi e' per un ripristino dei controlli alle frontiere, il 93% vorrebbe rispedire a casa i migranti e per il 44% lo stato non dovrebbe stanziare soldi per loro. Il premier slovacco Fico (del partito socialdemocratico Smer) si e' detto pronto ad accogliere solo i profughi cristiani, niente musulmani.
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