«Hanno detto tante bugie, la didattica è senza fondi»

Mercoledì 6 Maggio 2015
Alessandra Michieletto insegna alla scuola dell'Infanzia "Dante Alighieri" di Venezia.
«Ho scioperato per dire basta bugie. Non è vero che ci sono 100mila assunzioni, dimenticano che dal 1. settembre 63mila persone restano fuori. Basta bugie sull'organico dell'autonomia all'8 per cento perché questo 8 per cento è vincolato ad un piano triennale secondo risorse disponibili, che vuol dire stesso organico e stessi soldi. E poi ho scioperato perché tra le righe c'è scritto che l'ampliamento dell'offerta formativa può essere dato anche a pagamento delle famiglie. E se un genitore decide di non aderire, farà frequentare solo le ore sancite dagli ordinamenti del Ministero».
Per cui non fate solo un discorso di posti di lavoro?
«Se così fosse non dovrei scioperare. Ma non è corretto guardare solo il proprio orticello».
Come vorrebbe cambiasse la scuola?
«Vorrei l'assunzione per tutti i reali posti vacanti e disponibili con l'impegno in legge di un piano triennale di assunzioni che strutturato in questo modo porterebbe all'assunzione dei precari nelle graduatorie in esaurimento e dei docenti in seconda fascia. Non costa di più e rispetta la sentenza della Corte europea».
E per la didattica?
«Vorrei tornassero le risorse, la scuola pubblica è stata depauperata. Basterebbe prendere gli 8 miliardi tagliati dalla riforma Gelmini-Tremonti. Oggi ci viene chiesta una "scuola 2.0", quando non ci sono cablaggi, non esistono computer, non ci sono risorse. Quello che viene fatto è per la buona volontà di chi ci lavora. E non è possibile continuare in questo modo». (d.b.)
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci