«Città eterna? Desolazione ovunque»

Mercoledì 29 Luglio 2015
Roma o morte, anzi Roma o Orte, come diceva - sfottendo lo slogan originale - Mino Maccari? No, in questo caso l'alternativa non è tra la Capitale italiana e il paese laziale. Lo spettro delle città coinvolte è più ampio, e ognuna di queste concorre per un unico trofeo: quello di organizzare le Olimpiadi del 2024. E in competizioni così, si sa, il gioco duro per eliminare gli avversari è quasi la regola. Non è che i detrattori internazionali di Roma - dagli americani ai francesi - mentre criticano sui loro giornali, anche con buoni motivi, le magagne dell'Urbe non stiano contemporaneamente facendo un pensierino alle Olimpiadi?
Non occorre essere dietrologi, per vedere che nella grande offensiva mediatica globale in corso contro Roma, e a cui Roma presta il fianco e offre buoni motivi di polemica e di sdegno, lo zampino di certe convenienze esiste. L'ultima entrata dura è firmata Le Monde: «I rifiuti e l'incuria stanno rovinando l'immagine di Roma». Ed è vero: l'immagine di Roma è pessima ma non c'è sempre candore nelle descrizioni che la riguardano. «La nuova immagine di Roma - incalza la requisitoria di Le Monde - è quella fornita dai sacchetti di immondizia depositati ad un angolo della strada, dalle file di gente in attesa all'aeroporto di Fiumicino, dove un terminal è stato devastato da un incendio». Non solo: occhio - avverte il quotidiano francese - al «giardino pubblico appassito per l'ondata di caldo» e al «treno suburbano affollato, senza aria condizionata e con un'ora di ritardo».
I nuovi scatti che immortalano la Città Eterna sono scatti di degrado e di invivibilità. E gli scatti che immortalano Parigi? Potrebbero essere quelli delle Olimpiadi del 1924. E' da allora che Parigi non ospita i Giochi, e ora - anche per festeggiare la ricorrenza: 1924-2024 - la capitale francese ci tiene particolarmente a diventare sede ospitante di questo grande evento che porta o dovrebbe portare grandi tesori. Roma nella gara è messa peggio di Parigi, se non altro perchè le Olimpiadi le ha ospitate relativamente più di recente (1960) rispetto alla rivale. E nella turnazione dunque è favorita Parigi rispetto a noi. Ma proprio Parigi sente Roma come l'avversaria più agguerrita, la Roma che viene descritta come «menefreghista, in preda al caos e con una reputazione oggi vicina al nulla tra desolazione e degrado». Lo stesso tipo di Horror Capitale che viene sbattuto sulle prime pagine dei giornali americani. A cominciare dal New York Times la cui copertina su Roma si è rivelata penalizzante - per lo status globale di questa metropoli - quanto i sacchetti della spazzatura non raccolti dall'Ama.
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