In manette banda di giovani picchiatori
"a chiamata": una telefonata per attivarli

Martedì 28 Febbraio 2012 di Bruno Cera
(archivio)
VICENZA - Li chiamavano il "Numero verde": quando sorgeva una un "problema" a un raduno, in discoteca, bastava una telefonata e loro arrivavano e risolvevano: con la forza. Ma a una festa di compleanno hanno un po’ esagerato, usando una spranga e bottigliate varie, massacrando un ventenne e mandando in ospedale altri 3 ragazzi. Per questo un gruppo di giovani è stato arrestato per lesioni gravissime e rapina; denunciato alla Procura dei minori di Venezia per gli stessi reati il 17enne di Bassano che li aveva scatenati.



La banda dei pestatori "a chiamata". Dall’inchiesta è emerso un ambiente di giovani che partecipano senza remore a pestaggi da sottobosco malavitoso. Gli arrestati sono i fratelli Amer e Arnel Halilovic, 20 e 23 anni, bosniaci, residenti l’uno a Romano, l’altro a Cartigliano, Klodian Allushaj, 27 anni, albanese, di Bassano, Mark Bobaj, 21, albanese, di Bassano. Sono stati posti ai "domiciliari".



Avance a una ragazza: il 17enne chiama il "Numero verde" per i pestaggi. Il 9 ottobre scorso era stata organizzata una festa di compleanno per tre neo-maggiorenni al Centro sportivo del Bassano Virtus di quartiere Prè. Sono intervenuti una cinquantina di ragazzi. Verso l’una un ventenne di Marostica ha rivolto delle avance (neanche tanto marcate) a una 16enne. Questa è andata dal fidanzatino 17enne e gli ha riferito gli apprezzamenti ricevuti. Il ragazzo conosceva il "Numero verde".



Tempo una quindicina di minuti e nella sala affittata hanno fatto irruzione i quattro bulli. Prima di entrare Amer Halilovic ha divelto un cartello stradale e ha preso la barra di sostegno. Il 17enne ha indicato il "provocatore". I quattro lo hanno assalito immediatamente a colpi di spranga, bottigliate e pugni. Tre compaesani del ventenne scaligero (17, 18 e 20 anni) hanno tentato di difenderlo: si sono presi la loro razione di botte e sono finiti al Pronto soccorso con lividi assorbiti in alcuni giorni. Al loro amico è andata assai peggio: è stato ricoverato per una frattura cranica, all’osso sovraorbitale, e per pesanti lesioni in tutto il corpo; è stato operato, è ancora in cura. Prima di allontanarsi i picchiatori se la sono presa pure con un ragazzino con un telefonino: pensando che stesse dando l’allarme, gliel’hanno strappato di mano e lo hanno scaraventato a terra, fracassandolo. Per questo gesto sono accusati di rapina.



Poco dopo è giunta una pattuglia dei carabinieri. I carabinieri hanno ritrovato la sbarra e hanno raccolto le prime testimonianze. Le indagini sono proseguite nelle settimane successive finchè il quadro è stato completo e i quattro aggressori sono stati identificati. Il procuratore capo Carmelo Ruberto ha chiesto e ottenuto i provvedimenti restrittivi che sono stati eseguiti venerdì. Come detto, il "mandante" è stato denunciato alla Procura dei minori.
Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 00:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA