VENEZIA - Confortato dai sondaggi di "Porta a Porta" che lo danno in vantaggio di 10 punti su Alessandra Moretti, il governatore leghista Luca Zaia annuncia che intende disfarsi di Palazzo Balbi. Ossia mettere in vendita il palazzo cinquecentesco affacciato sul Canal Grande che dal 1971 è la sede della Regione Veneto.
Il ragionamento del governatore è che per contenere i costi della politica non basta tagliare ulteriormente gli stipendi dei consiglieri regionali, le diarie e qualsiasi altro benefit. Bisogna intervenire anche sui costi di rappresentanza. E cos’altro è, oggi, Palazzo Balbi se non una sede di rappresentanza? Così dice Zaia: «Ci lavorano pochissimi dipendenti. È vero che la sede della Regione deve essere a Venezia, ma abbiamo già il consiglio regionale a Palazzo Ferro Fini per non dire del palazzo Grandi Stazioni vicino a piazzale Roma.
Del Balbi possiamo tranquillamente fare a meno, come minimo vendendolo ci ricaviamo 30-40 milioni di euro», dice il governatore ricandidato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e altre due liste, puntualizzando che la vendita del Balbi è una sua personale idea, ma che, una volta riconfermato alla guida della Regione il prossimo 31 maggio, intende concretizzarla.
Perché quello che Zaia presenta al bar del Laguna Palace, l’albergo di Mestre affacciato sul canal Salso, «non è il programma elettorale, ma il programma di governo». E il primo capitolo che presenta alla stampa - titolo: "Scelgo una Regione efficiente e trasparente" - è quello relativo al taglio dei costi della politica.
Ultimo aggiornamento: 13:11
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Del Balbi possiamo tranquillamente fare a meno, come minimo vendendolo ci ricaviamo 30-40 milioni di euro», dice il governatore ricandidato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e altre due liste, puntualizzando che la vendita del Balbi è una sua personale idea, ma che, una volta riconfermato alla guida della Regione il prossimo 31 maggio, intende concretizzarla.
Perché quello che Zaia presenta al bar del Laguna Palace, l’albergo di Mestre affacciato sul canal Salso, «non è il programma elettorale, ma il programma di governo». E il primo capitolo che presenta alla stampa - titolo: "Scelgo una Regione efficiente e trasparente" - è quello relativo al taglio dei costi della politica.
