VENEZIA - Un fallimento da 100 milioni. A tanto ammontano le risorse sprecate per rilanciare il Lido con una serie di opere e interventi rimasti incompiuti.
Tra la voragine del nuovo Palacinema miseramente fallito in lungomare Marconi e i grandi progetti di Est Capital, il conto è presto fatto, anche se deve ancora essere aggiornato perché alcuni progetti sono al centro di controversie giudiziarie che potrebbero far lievitare le spese. Sempre a carico della collettività.
Ecco le spese principali.
La parte del leone l'ha fatta il buco del Palacinema costato qualcosa come 40,113 milioni di euro.
Altro capitolo è quello dell'ex Forte di Malamocco. Anche qui è stato demolito tutto senza alcun risultato a parte la desolazione. Undici milioni di euro, di beneficio pubblico, che il Comune non ha mai incassato, a cui si aggiungono altri otto che Est Capital avrebbe dovuto versare per la nuova Staff House, sotto i portici in lungomare Marconi, la nuova viabilità sul lungomare e il riassetto delle spiagge ex Ciga.
Anche i progetti approntati sulla carta hanno un prezzo da capogiro. Poco importa se questi progetti rimangono utopie, come la grande darsena a San Nicolò che avrebbe dovuto diventare uno dei porticcioli più grandi d'Europa. Est Capital ha contestato al Comune la spesa di 8 milioni di euro, tutt'oggi oggetto di una camera arbitrale, di cui ad oggi non si sa nulla.
Le bonifiche per l'ex Ospedale al mare, tutt'ora senza destinazione finale, sono costate 1,6 milioni di euro, grazie al ribasso virtuoso operato dal Comune, sulla quotazione fatta da Est Capital che voleva farle in proprio, quotandole 5 milioni in più (6,6 milioni di euro) del prezzo che invece è stato attribuito dal mercato.
La nuova viabilità sul lungomare Marconi, ancora da realizzare, si è portata via altri 2 milioni di euro.
Infine il Des Bains: sul grande albergo tra demolizioni fatte inutilmente, e le risorse che serviranno per ripristinare la normalità ci vorranno non meno di 30 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: 11:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tra la voragine del nuovo Palacinema miseramente fallito in lungomare Marconi e i grandi progetti di Est Capital, il conto è presto fatto, anche se deve ancora essere aggiornato perché alcuni progetti sono al centro di controversie giudiziarie che potrebbero far lievitare le spese. Sempre a carico della collettività.
Ecco le spese principali.
La parte del leone l'ha fatta il buco del Palacinema costato qualcosa come 40,113 milioni di euro.
Altro capitolo è quello dell'ex Forte di Malamocco. Anche qui è stato demolito tutto senza alcun risultato a parte la desolazione. Undici milioni di euro, di beneficio pubblico, che il Comune non ha mai incassato, a cui si aggiungono altri otto che Est Capital avrebbe dovuto versare per la nuova Staff House, sotto i portici in lungomare Marconi, la nuova viabilità sul lungomare e il riassetto delle spiagge ex Ciga.
Anche i progetti approntati sulla carta hanno un prezzo da capogiro. Poco importa se questi progetti rimangono utopie, come la grande darsena a San Nicolò che avrebbe dovuto diventare uno dei porticcioli più grandi d'Europa. Est Capital ha contestato al Comune la spesa di 8 milioni di euro, tutt'oggi oggetto di una camera arbitrale, di cui ad oggi non si sa nulla.
Le bonifiche per l'ex Ospedale al mare, tutt'ora senza destinazione finale, sono costate 1,6 milioni di euro, grazie al ribasso virtuoso operato dal Comune, sulla quotazione fatta da Est Capital che voleva farle in proprio, quotandole 5 milioni in più (6,6 milioni di euro) del prezzo che invece è stato attribuito dal mercato.
La nuova viabilità sul lungomare Marconi, ancora da realizzare, si è portata via altri 2 milioni di euro.
Infine il Des Bains: sul grande albergo tra demolizioni fatte inutilmente, e le risorse che serviranno per ripristinare la normalità ci vorranno non meno di 30 milioni di euro.
