VENEZIA - Il comune di Venezia ha sforato il patto di stabilità per circa 60 milioni di euro e le decisioni future, in merito al bilancio 2015, dipenderanno dalle scelte del governo. Lo ha rilevato il commissario Vittorio Zappalorto.
"Si attendono ora - dice il commissario - le decisioni che il governo prenderà sul caso Venezia e quindi sulla riduzione di trasferimenti da una parte e sulle sanzioni per lo sforamento dall'altra. In base alle decisioni governative - ha aggiunto Zappalorto - la gestione commissariale avrà due strade, la prima
a fronte di un eventuale salva Venezia porterà alla redazione di un bilancio per il solo 2015 se il governo in qualche modo colmerà parte del vuoto economico creato con una iniezione di denaro fresco (almeno 50 milioni). La seconda, se ciò non accadesse, sarà quella di progettare un Piano di riequilibrio pluriennale".
Data la forte impronta politica che avranno le scelte collegate (alcune legate al destino del Casinò e dei suoi beni immobili), con ogni probabilità il bilancio 2015 sarà predisposto ma l'approvazione sarà lasciata all'organo politico che sarà eletto a fine primavera.
Tutti i particolari sul Gazzettino di Venezia in edicola l'8 gennaio.
Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 07:35
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a fronte di un eventuale salva Venezia porterà alla redazione di un bilancio per il solo 2015 se il governo in qualche modo colmerà parte del vuoto economico creato con una iniezione di denaro fresco (almeno 50 milioni). La seconda, se ciò non accadesse, sarà quella di progettare un Piano di riequilibrio pluriennale".
Data la forte impronta politica che avranno le scelte collegate (alcune legate al destino del Casinò e dei suoi beni immobili), con ogni probabilità il bilancio 2015 sarà predisposto ma l'approvazione sarà lasciata all'organo politico che sarà eletto a fine primavera.
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