Prenotano on line il B&B cinese:
in sette in cinquanta metri quadri

Venerdì 17 Aprile 2015 di Paolo Navarro Dina
L'interno dell'appartamento
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VENEZIA - I sette turisti cinesi che si sono trovati di fronte gli agenti della Polizia Municipale probabilmente non hanno creduto ai loro occhi.

Di punto in bianco si sono ritrovati senza un tetto dopo aver prenotato via internet seguendo le indicazioni di un sito web cinese. Peccato così per la loro vacanza che si è trasformata in un incubo visto che avevano scelto un affittacamere abusivo gestito da un connazionale che, evidentemente, in barba ad ogni controllo, si era fatto pubblicità nel sito Internet.

Insomma, una sorta di Totò con gli occhi a mandorla.

Così, in un vero e proprio blitz, dopo una serie di accertamenti nella zona, il 13 aprile scorso, gli agenti della sezione Tributaria locale e territoriale di Dorsoduro della Polizia municipale hanno bussato alla porta di un appartamento di 55 metri quadrati, in campo Nazario Sauro, sorprendendo i turisti alloggiati in condizioni non proprio idilliache. L’alloggio trasformato in bed & breakfast si componeva di una minuscola cucina comune, un solo servizio igienico (!) e quattro piccole camere da letto, attrezzate con dieci posti letto. Prezzo del soggiorno: 35 euro a notte a persona, come dichiarato dagli stessi ospiti caduti dalle nuvole alla vista degli agenti della Polizia municipale.

Immediate sono scattate le indagini e non sono mancate le sorprese. Infatti al conduttore e al gestore, anche loro cinesi, e in permesso di regolare permesso di soggiorno, sono stati contestati l’esercizio abusivo dell’attività di affittacamere, la mancanza di classificazione turistica, la mancanza di autorizzazione sanitaria, la mancata comunicazione degli ospiti all’autorità di pubblica sicurezza e il mancato versamento dell’imposta di soggiorno al Comune, per un importo totale di 3.300 euro.

É stata contestata, inoltre, la violazione per le norme in materia di sovraffollamento delle abitazioni. Per l’accertamento di eventuali irregolarità fiscali, si provvederà a inoltrare segnalazione all’Agenzia delle Entrate. Ma quello che ha suscitato la curiosità degli agenti di Polizia municipale è stata soprattutto la tranquillità con la quale gli ospiti dell’affittacamere hanno raccontato di aver prenotato il pernottamento nel bed and breakfast veneziano. E di averlo fatto attraverso un normale portale turistico in lingua cinese che, evidentemente, presenta offerte turistiche disparate, comprese quelle di qualche imprenditore che dà vita ad un affittacamere abusivo.

Infatti, indagini sono tuttora in corso, pur con qualche difficoltà legata al cinese, per cercare di capire se nella pagina dedicata a Venezia del sito web possano essere reclamizzati altri B&B che operano abusivamente nella città storica. In seguito a tutti questi accertamenti e alla verifica dell’assenza di numerosi requisiti, la Polizia Municipale non ha potuto far altro che emanare un provvedimento di sospensione dell’attività ricettiva.

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 19:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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