VENEZIA - «Una nobile causa» di Emilio Briguglio affronta una patologia in espansione, la ludopatia ossia la dipendenza da gioco d'azzardo.
Nel breve promo presentato ieri nello spazio della Regione Veneto all'Hotel Excelsior al Lido di Venezia, si è vista la presenza di significativi attori italiani, location e organizzazione di tutto rispetto. Giorgio Careccia e Simona Marchini che, assieme a Giorgio Catania e Rossella Infanti, erano presenti alla conferenza, hanno ricordato il clima familiare vissuto sui set: interamente locali, con sostegno della Regione (Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo) e patrocinio dei Comuni e assessorati alla cultura di Dolo e Padova. Sullo schermo anche Roberto Citran e Francesca Reggiani, Massimo Foschi e la soubrette Nina Senicar, Nadia Rinaldi ed Eleonora Fuser. Una scommessa importante e impegnativa, secondo i produttori Rebecca e Tarcisio Basso: due le storie che si intrecciano, quella di una madre di famiglia che, dopo una grossa inaspettata vincita, viene convinta da marito e figli a consultare - onde evitare colpi di testa - uno psicologo. Quest'ultimo le racconterà a sua volta la storia di un suo paziente, un nobile veneziano impoverito dal gioco d'azzardo.