San Marco resta "regno degli abusivi"
casbah con vedette contro i blitz

Domenica 9 Agosto 2015 di Giorgia Pradolin
San Marco resta "regno degli abusivi" casbah con vedette contro i blitz
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VENEZIA - Piazza San Marco resta il regno del commercio abusivo. Venditori di grano e bastoncini per i selfie al pomeriggio, rose e dardi luminosi alla sera. Se piove però, scappano e tornano dopo poco con ombrellini colorati.







Oggi gli abusivi sono più organizzati in bande o gruppetti e attenti, ma soprattutto, sono sempre più numerosi. Ieri pomeriggio oltre 50 nel salotto buono di Venezia, volti conosciuti che affiancano i nuovi, perlopiù bengalesi che della Piazza hanno fatto la loro gallina dalle uova d'oro, perché solo qui i turisti impazziscono per scattarsi foto circondati dai piccioni, così mais e bastoni per selfie vanno sempre a gonfie vele.



Prezzi rigonfiati, dove una manciata di pastina per bambini, meno costosa del grano ma comunque appetitosa per i colombi, costa 5 euro per poi scendere a 2 euro davanti al rifiuto. Con il mangime si può contrattare, come al mercato, e ieri pomeriggio fingendoci "foresti" siamo riusciti a strappare un pugnetto per 40 centesimi.



Altra storia sono i bastoni per i "selfie". Divisi in gruppi, gli abusivi non agiscono più da soli come una volta, e se lo fanno, tengono sempre d'occhio quello che ha il compito di avvisare gli altri, o di essere avvisato quando arrivano le forze dell'ordine, dando l'allarme. Tre vigili ieri sono passati in Piazza, creando il fuggi-fuggi degli irregolari che conoscono a menadito i varchi di accesso della piazza e le vie di fuga più affollate: una trentina se l'è data a gambe fino al Correr, dove ha atteso il passaggio degli agenti. Uno dei venditori, con il cellulare in mano, chiamavano frettolosamente i colleghi.



Giovedì sera, verso le 22.30, l'arrivo inaspettato di alcuni agenti ha fatto scappare trafelati gli abusivi, con i turisti che cercavano di non farsi travolgere. Gli abusivi hanno imparato a tutelarsi: si allontanano appena vengono inquadrati da una fotocamera, e non rispondono mai alle domande, nemmeno a quelle amichevoli: ieri fingendoci clienti, abbiamo provato a chiedere ad alcuni di loro di dove sono: la risposta è stata il silenzio e, in un paio di casi, un'alzata di spalle.
Ultimo aggiornamento: 15:40

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