MESTRE - Ca’ Foscari ha investito decine di milioni nel nuovo polo didattico di Mestre, ma ieri, primo giorno di lezione, ecco subito un problema. Per i disabili, l'accesso alla biblioteca dell’edificio Alfa - il monolite nero che spicca sullo skyline - è a dir poco complicato, per non dire illogico. I bibliotecari se ne erano già accorti e ieri, primo giorno di apertura, i nodi sono venuti al pettine.
Con la sua carrozzina, Paolo Salvador, studente d’Informatica e disabile, ha provato ad entrare in biblioteca, che è distribuita in tre piani, tra interrato, primo e secondo piano. Chi può fare le scale arriva al primo piano in un minuto. Chi non può, deve prendere l’ascensore. Il guaio è che non ferma al primo piano, dove c’è l’entrata della biblioteca, ma solo al secondo, dove l’ingresso è bloccato da porte tagliafuoco allarmate e che, spiegano i bibliotecari, secondo il progetto resteranno chiuse.
Quindi, se si sale al secondo piano, si rimane bloccati in una sorta di limbo, dal quale si può uscire solo tornando al piano terra. È quello che ha fatto anche Paolo Salvador, il quale, assistito da una bibliotecaria, ha fatto con la sua carrozzina il percorso "giusto", che però non è segnalato. Con l’ascensore, si scende al primo piano interrato, si fa lo slalom tra stanze occupate da scaffali e studenti, infine si arriva a un secondo ascensore, e con questo sì che si sale al primo piano, il vero ingresso della biblioteca.
Ultimo aggiornamento: 19:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA Con la sua carrozzina, Paolo Salvador, studente d’Informatica e disabile, ha provato ad entrare in biblioteca, che è distribuita in tre piani, tra interrato, primo e secondo piano. Chi può fare le scale arriva al primo piano in un minuto. Chi non può, deve prendere l’ascensore. Il guaio è che non ferma al primo piano, dove c’è l’entrata della biblioteca, ma solo al secondo, dove l’ingresso è bloccato da porte tagliafuoco allarmate e che, spiegano i bibliotecari, secondo il progetto resteranno chiuse.
Quindi, se si sale al secondo piano, si rimane bloccati in una sorta di limbo, dal quale si può uscire solo tornando al piano terra. È quello che ha fatto anche Paolo Salvador, il quale, assistito da una bibliotecaria, ha fatto con la sua carrozzina il percorso "giusto", che però non è segnalato. Con l’ascensore, si scende al primo piano interrato, si fa lo slalom tra stanze occupate da scaffali e studenti, infine si arriva a un secondo ascensore, e con questo sì che si sale al primo piano, il vero ingresso della biblioteca.
