DOLO - Il tornado ha devastato in modo irreparabile un territorio ricco di bellezze artistiche ma anche ambientali. Spazzati via alberi secolari che le davano un'identità speciale dal punto di vista paesaggistico e gran parte di parti e giardini che si trovavano all'interno delle ville. Da luglio chi passa in Riviera ha a tratti la sensazione di trovarsi in un deserto.
Ricreare quella varietà di vegetazione, circa mille piante sparite nel giro di pochi minuti, non è immaginabile; così i proprietari delle ville, Badoer Fattoretto, Ducale, Fini Piva, Grimani Migliorini, Mocenigo, Tito e Velluti, hanno deciso di scrivere al presidente della Regione Veneto Luca Zaia non per un risarcimento economico, bensì per favorire la rigenerazione dei parchi e dare un segnale di vitalità: "Molte delle nostre case e giardini erano, prima del nefasto evento, aperti al pubblico per eventi e manifestazioni che danno lustro alla nostra Riviera".
Ultimo aggiornamento: 11:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ricreare quella varietà di vegetazione, circa mille piante sparite nel giro di pochi minuti, non è immaginabile; così i proprietari delle ville, Badoer Fattoretto, Ducale, Fini Piva, Grimani Migliorini, Mocenigo, Tito e Velluti, hanno deciso di scrivere al presidente della Regione Veneto Luca Zaia non per un risarcimento economico, bensì per favorire la rigenerazione dei parchi e dare un segnale di vitalità: "Molte delle nostre case e giardini erano, prima del nefasto evento, aperti al pubblico per eventi e manifestazioni che danno lustro alla nostra Riviera".