Ripescato nel canale il corpo del ladro
messo in fuga dai cittadini: aveva 34 anni

Martedì 15 Maggio 2012 di Elena Burri
Il ritrovamento del cadavere nel Gorzone (Photo Journalist)
VENEZIA - Ripescato dal Gorzone il corpo del ladro messo in fuga sabato sera da alcuni abitanti di San Gaetano di Cavarzere (Venezia). un uomo di 34 anni di etnia Sinti, Franco Manfr, residente a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, incensurato. L’identificazione del cadavere è avvenuta ieri sera, dopo che in mattinata, verso mezzogiorno, i sommozzatori lo avevano ripescato nelle acque del Gorzone poco distante dal punto in cui era stato visto dileguarsi sabato sera.



Sarebbe questo quindi il tragico epilogo della vicenda accaduta nelle campagne cavarzerane: attorno alle 23.30 di sabato alcuni residenti della zona si sono accorti di una macchina mai vista prima da quelle parti, una Renault Megane grigia; San Gaetano è una zona di campagna, case isolate, gli abitanti si conoscono tutti: facile quindi immaginare che una macchina che si aggira di notte tra le stradine isolate e con quattro uomini a bordo possa rappresentare, più che una curiosità, una minaccia per gli abitanti della zona. Quello che ha destato maggiori sospetti è che tre occupanti della Megane sono stati visti scendere e inoltrarsi a piedi, nel buio, tra i campi. L'autista della macchina, dopo aver lasciato i tre "compari", è ripartito ma senza abbandonare la zona.



A questo punto i residenti, fortemente insospettiti, hanno avvisato i carabinieri riferendo quanto visto. I militari, subito intervenuti, hanno individuato e fermato la macchina mentre faceva "su e giù" sull'argine del Gorzone tra San Gaetano e Chioggia. Alla guida della Megane c'era un uomo identificato dai carabinieri come appartenente a un gruppo di etnia Sinti di Ferrara. «Sto andando da mia cugina a Taglio di Po», si è giustificato con i militari. Da qui il collegamento con il trentaquattrenne annegato nel Gorzone.



Sabato sera i residenti di San Gaetano, scesi di nuovo in strada per controllare di persona cosa stesse accadendo, hanno ricontattato i carabinieri riferendo di aver avvistato di nuovo i "fuggitivi". Stavolta i tre uomini erano stati visti scappare sull'argine, dove pensavano di ritrovare l'automobile dalla quale erano scesi poco prima. Ma la macchina non c'era perché era stata fermata dai militari; quindi ai tre, sentitisi "braccati", non è rimasto che gettarsi nel Gorzone. Due di loro sono stati visti risalire dall'acqua, mentre di un terzo si erano perse le tracce. Poteva essersi nascosto, inoltre c'era buio e la visibilità era scarsa. Oppure, e questa era l'ipotesi peggiore, poteva essere annegato.



Il ritrovamento del corpo ha confermato, purtroppo, quest'ultima possibilità. La vicenda si compone inoltre di un ulteriore tassello: alle 2.30 della stessa notte un residente appena rincasato si è accorto che il suo appartamento era stato "visitato" dai ladri. A essere stati rubati, principalmente, gioielli. Questo spiegherebbe, quindi, perché gli uomini a bordo della Megane stessero scappando.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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