Ragazzini inghiottiti dal fiume:
domani ricerche con l'elicottero

Martedì 13 Agosto 2013 di Maurizio Dianese e Filippo Greggio
Il recupero di una delle salme
VENEZIA - Tre giovani marocchini sono stati inghiottiti ieri pomeriggio dall’Adige, che ha restituito finora due cadaveri. I testimoni hanno visto andar gi i tre ragazzini, uno dietro l’altro, come sassi. I tre ragazzi, tutti di origine marocchina e residenti con le famiglie a Cavarzere (Venezia), alle due e mezza del pomeriggio di ieri erano sulle rive del fiume in località Marice, a due passi dal ponte che porta al centro di Cavarzere.



Lì c’è una spiaggetta che i vecchi del paese conoscono come "Spes" perché la ditta che scavava ghiaia sul posto si chiamava così. La spiaggetta, creata dall’ansa del fiume, è stata utilizzata per decenni dai cavarzerani per tirare qualche calcio al pallone o per prendere il sole o per pescare e più di qualcuno aveva già pagato con la vita l’ardire di tuffarsi nell’Adige. Ma i ragazzini non lo sapevano o, se lo sapevano, sempre ragazzini sono e come si fa a non fare un tuffo in una giornata così, con il caldo che picchia sodo peggio che nel deserto?



Fatto sta che il primo, 15 anni, si tuffa in acqua e nuota allegro. Invita gli altri a seguirlo. Si chiamava Abdelilah Bahri e diceva a tutti gli amici di saper nuotare. Ad un certo punto lo vedono andar sotto e pensano ad uno scherzo. Sono in quattro sulla riva del fiume e tre non torneranno più a casa perché Abdelilah non sta scherzando. Va sotto come se ci fosse qualcuno che lo tira dal fondo. Come se l’Adige avesse delle braccia che lo hanno ghermito e non lo mollano più. Va su e giù per un po’, si dimena, chiede aiuto, urla. A quel punto Hamda Badrane, anche lui 15 anni, si butta in acqua. Senza pensarci. Ma non sa nuotare. Non fa nemmeno in tempo a tuffarsi nell’acqua fredda dell’Adige, che è già sparito sott’acqua.



Tocca al terzo amico, Hicham Haddur, 18 anni. Anche lui ha detto agli amici di essere un buon nuotatore, ma va in difficoltà come gli altri due, subito. Grida aiuto, ma sull’argine è rimasto solo il piccolo Jaouad Rafi, 14 anni, un bambino.





Le ricerche nel fiume (video da youreporter.it)







Passeggia nervoso su e giù per la riva, urla, sta per buttarsi anche lui, poi pensa che non può fare niente, che se si butta è morto anche lui. E così non gli resta che gridare aiuto, non gli resta che cercare aiuto. Ma a chi? Nei paraggi ci sono solo altri ragazzi, uno di loro Federico Franzolin, scende fino alla riva, si toglie scarpe e calze e poi ci ripensa. Lui è di Cavarzere e sa che se si butta è morto. Allora prende il telefono e dà l’allarme. Ma ormai per i tre ragazzini non c’è più nulla da fare. I soccorsi arrivano anche subito, ma l’Adige ha già ammazzato tutti e tre i marocchini.



I sommozzatori dei Vigili del fuoco cercano e cercano. Scandagliano il fondo limaccioso, palmo a palmo. E dopo due ore recuperano il corpo di Abdelilah Bahri. È il primo che si è tuffato. È il primo che è stato inghiottito dall’Adige. Il suo corpo è rimasto lì, affondato nella buca nella quale era caduto quando si era tuffato, ad un paio di metri dalla riva e dalla salvezza. In serata è stato trovato il corpo di un altro ragazzino, che a tarda ora non era ancora stato identificato. Del terzo, nessuna traccia. Ma l’Adige potrebbe averlo portato via, verso il mare, anche se l’elicottero dei Vigili del fuoco non ha individuato corpi galleggianti. I Vigili del fuoco continuano le ricerche per restituire le salme a tutte le famiglie. Famiglie distrutte, che arrivano accompagnate da parenti, amici e conoscenti, sulle sponde dell’Adige, a poche centinaia di metri dal centro di Cavarzere, dove vivono e lavorano da anni, ormai. Sono parte integrante della vita cittadina, i marocchini, e si conoscono tutti tra di loro. E ieri pomeriggio erano tutti lì, sulle rive dell’Adige, davanti alla spiaggetta Spes a piangere i tre ragazzi come se fossero i loro figli. Oggi le ricerche sono state sospese alle 16. Domani riprenderanno con l'elicottero per monitorare il fiume dall'alto.
Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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