Consulenze, «il "super manager"
della Regione paghi 600mila euro»

Mercoledì 4 Marzo 2015
Consulenze, «il "super manager" della Regione paghi 600mila euro»
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VENEZIA - Un conto da oltre 600mila euro. Lo chiede la Procura contabile del Veneto all’ingegner Fabio Fior, il dirigente regionale coinvolto nello scandalo per la "cricca dei rifiuti". Così, mentre le inchieste penali si stanno chiudendo, arriva anche questo atto di citazione dei magistrati contabili che si concentra sulle consulenze esterne - per lo più collaudi - eseguite dall’ingegnere nel corso degli anni senza la preventiva autorizzazione della Regione Veneto di cui era dipendente.



Di qui l’obbligo della restituzione delle somme percepite per le prestazioni extra ufficio non autorizzate.



Fabio Fior, è un ingegnere originario di Noale (Ve) finito agli arresti nell’ambito dell’inchiesta Buondì. Da anni in Regione dopo la laurea all’università di Catania, nel 1988, aveva fatto carriera nel settore Ambiente, diventando dirigente del Servizio rifiuti nel 1997 e poi direttore generale della Tutela dell’ambiente. Vice presidente della Commissione tecnica regionale ambiente per 8 anni, poi n. 2 della Commissione regionale Via: nel 2007 fu nominato dalla Giunta Galan a capo della Commissione per la riattivazione dell’inceneritore di Cà del Bue, nel Veronese. Poi fu chiamato dalla Presidenza del Consiglio come «consulente esperto della soluzione dei problemi di smaltimento dei rifiuti di Napoli e della Campania», nel pool allestito dall’allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Ha tenuto anche alcune lezioni all’università di Padova, è stato consulente per i Tribunali di Venezia e di Trento e anche per il ministero dell’Ambiente albanese.
Ultimo aggiornamento: 19:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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