MARTELLAGO - (N.Der) «In galera e per un bel pezzo». Chiedono una giustizia esemplare i familiari di Gino Stevanato, distrutti dal dolore e dalla rabbia. «Se mi trovassi tra le mani questa "persona" non so cosa le farei: merita di restare in carcere e, se fosse per me, per sempre. Può capitare di non vedere un pedone per strada, come ha dichiarato, ma non fermarsi a soccorrerlo, scappare e pianificare tutto per non farsi trovare è da galera. Altro che paura: dopo l'incidente ha calcolato ogni mossa e se non avesse perso la targa poteva farla franca», lamentava ieri, tra le lacrime, la figlia 49enne dell'anziano, Paola, infermiera in una casa di riposo a Mestre. «E sarebbe ancora più scandaloso se, come pare, ha davvero avuto il coraggio, dopo aver nascosto il Suv in garage, di farsi accompagnare sul luogo del sinistro, con mio papà ancora per terra, per spiare i rilievi dei carabinieri. Una persona diabolica, con il cuore di pelo, ci aspettiamo che la giustizia dia un segnale forte: che sia straniera cambia poco, anche se forse fa ancora più rabbia», ha aggiunto la figlia, non cavalcando la polemica ulteriore sulla nazionalità, che sicuramente esploderà...
Ultimo aggiornamento: 09:04
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